Finanziamento auto: come funziona

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Richiedere un finanziamento per l’acquisto di un’auto è una pratica semplice, tuttavia bisogna prestare molta attenzione alle possibilità per effettuarlo.

La maggior parte degli acquisti di auto nuove e usate, almeno in Italia, avviene grazie a diverse forme di finanziamento, le quali risultano molto diffuse, a dispetto della stretta creditizia degli ultimi anni. Proprio perché le possibilità sono molte, prima di procedere a un acquisto a rate occorre confrontarle per poter compiere consapevolmente la scelta migliore o comunque più adatta alla propria situazione. A questo scopo, la cosa migliore da fare è chiede il maggior numero possibile di preventivi, più omogenei che si può nelle condizioni, e confrontarli tra loro.

Come si richiede finanziamento auto

La richiesta di un finanziamento è una pratica di per sé molto veloce, che dovrebbe richiedere in tutto tra le 24 e 48 ore dal momento in cui si riceve l’autorizzazione alla privacy insieme all’intera documentazione necessaria per l’istruttoria del finanziamento stesso.

Segue l’apertura della pratica presso la società di prestito al consumo, la quale eroga un finanziamento finalizzato all’acquisto dell’automobile. Trattandosi di un prestito finalizzato, esso presenta condizioni molto più competitive di quelle che si riscontrerebbero presso altri istituti di credito o banche.

I documenti necessari all’avvio della pratica dipendono dal tipo di persona che effettua la richiesta. Se si tratta di una persona fisica lei o lui deve presentare, in primo luogo, un proprio documento di identificazione: sono necessari quindi carta di identità, tessera sanitaria con codice fiscale e patente di circolazione, rigorosamente presentati in fronte e retro. Se la residenza non fosse più quella indicata sui documenti, quella nuova va comunicata. Il secondo documento da presentare, invece, si differenzia per dipendenti o per pensionati: i dipendenti dovranno presentare le ultime due buste paga, mentre i pensionati sono tenuti a portare il CUD, il cedolino della pensione o il modello OBIS. Va poi presentata una bolletta intestata, preferibilmente quella del telefono per provare l’esistenza reale della residenza indicata. Infine, serve il codice IBAN del ricorrente, poiché sul suo conto verranno addebitate le rate.

Se invece il richiedente è una ditta individuale, un autonomo o un agente, il documento di riconoscimento da consegnare è quello del titolare della ditta individuale, che dovrà portare la propria carta di identità, tessera sanitaria con codice fiscale e patente di circolazione. Vanno fornite poi la denominazione e l’indirizzo della ditta, quest’ultimo solo se differisce da quello di residenza. Inoltre serviranno il certificato di attribuzione della partita IVA, la Visura Camerale -la quale non è però necessaria per gli agenti-, la dichiarazione dei redditi con relativa presentazione telematica, una bolletta -preferibilmente del telefono- intestata, il codice IBAN del conto corrente sul quale intestare le rate e infine recapiti telefonici, e-mail e fax del proprio commercialista.

Se invece la richiesta è avanzata da un soggetto giuridico (una società), occorre presentare un documento di riconoscimento del rappresentante o titolare della società, la dichiarazione dei Redditi e la relativa presentazione telematica del Legale Rappresentante, la Visura Camerale della società, la dichiarazione dei Redditi e la relativa presentazione telematica della Società, il codice IBAN del conto corrente su cui si addebiteranno le rate, recapiti telefonici, fax ed e-mail del commercialista.

Come si richiede senza busta paga

Con l’espressione “senza busta paga” non si intende il non disporre di una retribuzione, bensì che non si può quantificare con certezza quali saranno le proprie entrate mensili. Per ottenere il prestito senza busta paga, bisogna fornire ulteriori garanzie che sostituiscono la regolare retribuzione mensile certificata. Le garanzie utilizzabili a questo scopo sono: dichiarazione del reddito valevole per lavoratori autonomi quali imprenditori, commercianti e artigiani; versamenti regolari sul proprio conto corrente; reddito dimostrabile certificato con il CUD; un immobile di proprietà sul quale porre un’ipoteca; un’entrata mensile tramite canone di affitto; conto corrente insieme a un cointestatario con contratto di lavoro a tempo indeterminato.

Finanziamento auto usata come funziona

Le condizioni del finanziamento di norma cambiano a seconda che esso venga richiesto per l’acquisto di un’auto nuova oppure usata.

Infatti, all’acquisto di un veicolo di seconda mano viene associato un rischio più alto di insolvenza del debito, quindi si tratta di un’operazione più rischiosa. Per questo motivo, gli istituti di credito offrono normalmente condizioni meno vantaggiose, imponendo limiti più restrittivi e pretendendo tassi di interesse più elevati.

Le garanzie richieste da un istituto di credito, invece, sono normalmente le medesime in entrambi i casi e variano a seconda di quanto è considerata rischiosa la situazione soggettiva del richiedente. Se lui o lei fosse particolarmente anziano, ad esempio, potrebbe essere richiesta la cambializzazione di alcune rate o dell’intero prestito, e lo stesso potrebbe accadere nel caso in cui la somma fosse ingente. La procedura più diffusa, comunque, resta quella della firma di una persona terza, chiamate “fidejussore”, la quale, in caso di mancato pagamento, si impegna a fare da garante.

Finanziamento auto nuova come funziona

L’acquisto di un’auto nuova è visto dagli istituti di credito come un’operazione meno rischiosa rispetto a quello di una vettura usata, dunque le condizioni di finanziamento sono più flessibili, a cominciare dalla selezione dei clienti e dai criteri per il piano di pagamento rateale.

Ultima modifica: 30 Giugno 2017