Anche l’auto “respira”, ossia è attrezzata di un filtro aria e riesce a contenere terra e scorie che vengono catturate durante la corsa.
Funzione filtro aria auto
La funzione di un filtro aria è nota per essere una delle attività fondamentali per il buon funzionamento di un motore a scoppio, qual è quello delle nostre auto.
Come si sa, il filtro aria dell’auto è posizionato sulla testata del motore, in una scatola di plastica, a esso agganciata attraverso delle viti, che ne permette facilmente l’estrazione e il cambio. La scatola è rigorosamente ermetica, tale da non permettere l’infiltrazione di materiale proveniente dall’esterno, e ciò è ottenuto attraverso l’uso di una gomma siliconata che fissa il suo bordo alla parte del motore cui è agganciata.
La forma del filtro aria è di solito rettangolare – le vecchie auto hanno un filtro dalla forma circolare che entra in un vano “a ciambella”, adeguato alla forma delle vecchie testate -, ma possono anche essere cilindrici o conici, come nel caso delle moto e delle auto sportive. L’aspetto è quello di una piastra grigliata composta di materiale leggero e poroso – carta e cellulosa, cotone o spugna – e divisa in piccole feritoie, tali da permettere la cattura di materiale polveroso, pulviscoli e detriti provenienti dall’esterno.
Se questo materiale non fosse sufficientemente compatto a causa della prolungata usura, allora anche elementi polverosi e detriti – foglie, piume, carte, plastica, sassolini – di dimensioni più grandi possono infiltrarsi e raggiungere il motore minacciandone l’integrità: questo materiale dannoso può inserirsi nei pistoni, nelle fasce elastiche, può corrodere le valvole, insozzare la valvola a farfalla dell’accensione elettronica, modificare alcune funzioni di controllo fondamentali nelle auto di nuova generazione. Insomma, può causare addirittura la rottura di uno o più componenti con conseguenze facilmente immaginabili.
A parte questo, ancora più importante è la garanzia di afflusso di aria, elemento fondamentale nel processo di combustione in cui è impegnato il motore a scoppio: nel passaggio del carburante all’interno della camera a scoppio, la scintilla provocata dal motorino di avviamento accende il combustibile compresso e l’aria lo alimenta. Se l’aria fosse scarsa, o poco filtrata dalle impurità provenienti dall’esterno, allora questo processo sarebbe molto compromesso fino al punto di non attuarsi.
L’aria favorisce sicuramente la buona prestazione del motore, o, meglio, dell’auto, secondo il punto di vista del guidatore: il veicolo, infatti, viaggia con la giusta potenza ed energia, i consumi sono, di conseguenza, contenuti, e la sicurezza stradale è maggiormente garantita.
Filtro aria auto sporco, sintomi
Quando il filtro aria è pieno di scorie e residui polverosi, un sintomo facilmente verificabile è di compressione del motore, con difficoltà ad avviarsi se non con un suono sordo e tendente allo spegnimento.
I principali sintomi sono:
- rumore di intasamento al momento dell’accensione;
- rallentamento e scarsa potenza del motore in corsa;
- tempi lunghi di accensione e rumore “graffiante” del motorino di avviamento costretto allo sforzo;
- emissione di gas di scarico neri e maleodoranti;
- sensibile aumento del consumo di carburante;
- surriscaldamento del motore.
Ciascuno di questi segnali è d’importante avvertimento che qualcosa non funziona nel motore per quanto riguarda la sua capacità “respiratoria”.
Un primo intervento riguarda il controllo dello stato del filtro dell’aria per individuarne le cause del malfunzionamento, e se attribuibile a esso. Prima di tutto, bisogna attendere che il motore sia freddo per aprire la scatola che lo contiene, quindi estrarlo e visionarne le condizioni: può risultare rotto, oppure molto sporco e intasato da qualche detrito, fuoriuscito dai binari per svitamento della scatola, o addirittura bagnato da acqua od olio. In ogni caso, il filtro aria può essere intanto scrollato soffiandoci sopra per smuovere il materiale inquinante, quindi decidere di cambiarlo in un momento successivo ma comunque al più presto.
Quando cambiare filtro aria auto
La prassi ormai consolidata vuole che il filtro dell’aria sia cambiato con una frequenza almeno semestrale – 2 volte l’anno – per far sì che il motore sia “pulito” e abbia un buon rendimento.
È vero, però, che condizioni climatiche e ambientali particolari possano rendere questa pratica più frequente, e, nel caso, non bisogna indugiare a effettuare il cambio: è il caso di una guida prevalente in città, dove le polveri sottili sono più abbondanti e il degrado urbano – scarsa manutenzione stradale, spazzatura e fogliame non raccolti – rendono l’aria poco raccomandabile per i motori.
Un’altra tempistica è scandita, invece, dal cambio contemporaneo con altre componenti dell’auto, come l’olio, i filtri dell’olio e il filtro del carburante. In questa circostanza, infatti, il motore è beneficiato da un intervento di “rigenerazione” più ampio poiché coinvolge anche altri importanti meccanismi e funzioni del motore.
Infatti, i cambi di più “liquidi”, tra cui anche quello del lubrificatore, sono di solito legati al ben noto “tagliando”, procedura da effettuare ogni 15-20 mila chilometri, quasi obbligatoria o, perlomeno, fortemente consigliata entro i primi 4 anni di vita di un’auto.
Attenzione, però, che il filtro aria può anche essere lavato e riutilizzato per un ulteriore periodo di tempo, e questo può avvenire:
- gettando aria compressa sulla superficie rovescia del filtro aria, se composto da materiale cartaceo e celluloso;
- lavandolo in una bacinella d’acqua, quindi asciugandolo accuratamente, se trattasi di filtro aria composto da fibre in cotone;
- pulendolo con uno sgrassatore, se il filtro aria è fatto di materiale spugnoso.
È, dunque, possibile eseguire il cambio o la manutenzione senza necessariamente affidarsi a un’officina specializzata, vista la facilità con cui si può accedere al componente.
Anche il costo del filtro aria è molto accessibile: si tratta di spendere tra i 15 e i 20 euro, mentre un eventuale cambio effettuato dal proprio meccanico di fiducia di solito è gratuito.
È sempre meglio consultare comunque il libretto di manutenzione del veicolo per conoscere le caratteristiche del proprio filtro aria e consultare le istruzioni con cui la casa costruttrice spiega come effettuarne il cambio e la manutenzione nei tempi e nei modi dovuti.
I risultati di una buona manutenzione, parziale o globale, danno subito dei risultati efficaci che, nel caso del filtro aria, consistono, in prima battuta, nella soddisfazione di un’accensione del motore immediata e brillante.
Ultima modifica: 6 Settembre 2017