Mettersi alla guida ubriachi o quantomeno sotto l’effetto di sostanze alcoliche è pericoloso per sé, per chi è seduto nella nostra automobile e per tutti gli altri utenti della strada. Un principio sacrosanto che dovrebbe essere scolpito nella coscienza di ogni automobilista, a prescindere da leggi, regolamenti e sanzioni. Una premessa doverosa ma non superflua. Va chiarito infatti a scanso di fraintendimenti che le osservazioni che andremo a fare di qui sulla validità di un test effettuato con etilometro non revisionato nulla tolgono alla obbligatorietà ma anche alla opportunità di non eccedere nel consumo di bevande alcoliche prima di mettersi al volante.

Etilometro non revisionato: è valido?

È comunque importante conoscere fino in fondo le norme che regolano l’utilizzo di uno strumento nato con il meritorio intento di verificare in modo certo e incontrovertibile l’avvenuta assunzione oltre certi limiti di contenenti alcol. Ricordiamo brevemente che l’etilometro è uno strumento di misurazione utilizzato per determinare il valore di etanolo contenuto nel sangue. In Italia gli unici dispositivi omologati per tale scopo sono quelli in grado di accertare tale concentrazione dall’analisi dell’aria emessa.

L’alcol viene rapidamente assorbito dallo stomaco e dall’intestino con rapida metabolizzazione da parte dell’organismo. Almeno nella sua maggior parte, all’incirca il 90 per cento del totale. La restante quota viene eliminata attraverso le urine, il sudore e, per l’appunto, l’aria espirata.

Quella che può essere fatale a chi dovesse essere fermato dalle forze dell’ordine e sottoposto a controllo specifico. La concentrazione alcolemica è indicata in grammi per litro e l’eventuale superamento del limite massimo è fissato dal codice della strada in 0,5 grammi per litro.

Pochissimi, apparentemente. In realtà un tasso sufficiente a farci perdere buona parte della nostra capacità di reagire con prontezza agli eventi esterni. Appannamento della vista, specie in condizioni notturne che solitamente si accompagnano al consumo di vino, birra e quant’altro, ma anche sonnolenza e stanchezza.

Stati di alterazione psicofisica pericolosi e pertanto soggetti a verifiche degli ordini competenti. Che però a loro volta devono garantire uno standard di accuratezza e attendibilità degli strumenti utilizzati a prova di contestazione. La domanda che molti si pongono è: può essere considerato valido un test effettuato con etilometro non revisionato? La risposta è “no”. A formularla in maniera insindacabile è stata poche settimane fa la Quarta sezione penale della Cassazione con sentenza del 19 settembre.

In pratica non è più la difesa del ricorrente a dover dimostrare eventuali malfunzionamenti dell’apparecchio, cosa peraltro impossibile e illogica come sentenziato dalla Consulta. Ribaltati così i precedenti orientamenti che invece avevano fatto prevalere le esigenze di censura in sede penale di comportamenti scorretti.

Ultima modifica: 4 Novembre 2019