Quanti sono e quali sono gli errori che si commettono più frequentemente quando si guida? E, soprattutto, come fare ad evitarli? Naturalmente quello degli errori alla guida è un tema molto vasto, che richiederebbe la trattazione di una serie di discipline: sono numerosissime le sfaccettature del problema, cerchiamo quindi di fare chiarezza.
Errori alla guida, di cosa si parla
Parlare di errori alla guida porta con sé una serie infinita di argomenti. Bisogna infatti partire da un discorso di sicurezza, occorre poi affrontare il grande tema della formazione, per poi passare a quello della responsabilità .
Non solo: per avere uno scenario a tutto tondo, occorrerebbe anche entrare nel merito della normativa, magari mettendone in discussione alcuni aspetti. E poi si dovrebbe disquisire a lungo di nuove tecnologie, di Adas, di auto moderne e di porco circolante ancora troppo vecchio.
Insomma, il tema degli errori alla guida, di primo acchito se vogliamo anche banale, in realtà porta con sé tali e tante conseguenze che non basterebbe un manuale. Fatta però questa doverosa premessa, e ricordando che difficilmente si riuscirà a essere davvero esaustivi nella trattazione dell’argomento, proviamo ad affrontare i temi cardine. Partendo dal primo, forse il vero denominatore comune di tutta la trattazione: sicurezza sempre al primo posto.
Mai rinunciare alla sicurezza
La sicurezza sulle strade è il primo elemento di cui non si dovrebbe mai fare a meno. Invece, senza nemmeno che ce ne accorgiamo, sono numerosissimi gli atteggiamenti che quotidianamente mettiamo in atto pregiudicando la nostra sicurezza è quella altrui.
In ordine spero, e senza assolutamente la pretesa di riuscire ad elencarli tutti, vediamo qualche comportamento che sembrerebbe innocuo, ma che invece è molto rischioso per la sicurezza di chi guida, di chi viene trasportato e di chi, senza averne la consapevolezza, sta circolando sulla stessa strada.
Il primo elemento che genera errori alla guida, e che pertanto pregiudica la sicurezza, è naturalmente la distrazione. E se è vero che il primo elemento di distrazione è il telefono – inutile negarlo – è altrettanto vero che in auto c’è chi fuma, chi litiga con il navigatore, chi cerca qualcosa in borsa, chi chiacchiera con i passeggeri, chi cerca di ricordare qualcosa di fondamentale, chi non sa la strada, chi cerca la stazione radio che piace di più.
Tutti questi atteggiamenti di primo impatto innocui – chi non fa almeno una delle cose che abbiamo appena elencato? – sono tutti atteggiamenti che possono pregiudicare la guida e che dunque possono far commettere errori. Perché? Per almeno due motivi: perché impegnano (almeno) una mano e perché distolgono l’attenzione dalla strada. E guidare senza due mani sul volante, oppure girando la testa altrove rispetto alla strada, sono due errori alla guida molto pericolosi.
Non fidarsi troppo della tecnologia
Siamo nell’era della guida autonoma, o per lo meno di quella assistita. E siamo anche in un momento di iper connessione: il telefono è connesso con l’auto, l’auto è connessa con il navigatore, noi siamo connessi con tutto, tutti, o forse con nulla.
Sì, perchè quando si fa troppa fiducia sulla tecnologia, si rischia di fare qualche danno. E questo per una serie di motivi: per esempio perché la tecnologia può rompersi. Oppure perché pensiamo che possa fare cose per cui in realtà non è ancora predisposta. È vero che le auto frenano e parcheggiato da sole, è vero che i sensori ci avvisano di tutto, ma è anche vero che i sensori possono non vedere o non sentire, per una serie di motiviazioni, anche lecite. Pertanto, occorre sempre sorvegliare l’area di manovra, non bisogna maii e poi mai abbassare la guardia.
Gli adas – ossia i dispositivi che permettono la guida assistita – sono un ausilio, non sono la soluzione ai nostri problemi. La guida autonoma – al momento – non esiste: è sempre e solo il driver a sbagliare e a commettere errori alla guida.
Formazione, un tema importante
A 18 anni i ragazzi prendono la patente: è il loro sogno di libertà , ma è anche vero che, per arrivare al fatidico giorno preparati e consapevoli, dovrebbero essere sottoposti a un training continuo di formazione in tema di sicurezza sulle strade.
Non si può infatti ridurre tutto ai corsi e agli esami per prendere la patente: la formazione dovrebbe avere inizio fin dalla tenera età , già sui banchi di scuola, per non dire dell’asilo. Si commettono errori alla guida, infatti, perchè spesso manca la consapevolezza. Per esempio di azzardano sorpassi perchè l’urgenza sembra quella di dover arrivare per primi, non sani e salvi. Oppure si commettono errori alla guida perché si sa guidare, ma non si sono digerite del tutto le dinamiche della strada.
Si commettono poi errori alla guida perchè non si ha un sufficiente livello di educazione civica. Il codice della strada dovrebbe essere presente – ovviamente in forma di gioco – già quando si è bambini. Non si dovrebbero infatti commettere errori alla guida nemmeno quando si è a bordo di bici, monopattini o motorini.
No alla superficialitÃ
Si commettono errori alla guida – per esempio si svolta quando non si dovrebbe svoltare, si supera quando è vietato farlo e così via – perchè ci si mette alla guida stanchi, magari dopo una lunga nottata trascorsa a fare festa. Oppure perché si sono assunte sostanze stupefacenti o alcolici, e pertanto si ha una visione alterata delle cose, dei pericoli.
Dunque, per non commettere errori – anche fatali – all guida, per prima cosa non si dovrebbe essere superficiali. Possono essere molto pericolosi i colpi di sonno – è sempre il caso di fermarsi fin dalle prime avvisaglie – può essere pericoloso essere euforici, arrabbiati o molto allegri: non si dovrebbe mai guidare quando lo stato psico fisico è alterato, perchè l’errore alla guida è dietro l’angolo. No, quindi, alla superficialità : la guida è una cosa seria.
Ultima modifica: 30 Ottobre 2019