Nel novembre 2019 è entrata in vigore la nuova disciplina sui dispositivi antiabbandono da adottare nelle auto qualora si trasportino bambini sotto i 4 anni di età. Nel marzo del 2020 c’è stata l’applicazione concreta di questa disciplina con relative sanzioni.
La posizione dei genitori italiani
All’inizio, quasi un quarto dei genitori italiani non aveva compreso le nuove norme anche se il 76% dichiarava di essere a conoscenza del decreto o di averne sentito parlare. Secondo indagini di mercato, il 43% dei soggetti intervistati lamentava poca chiarezza negli articoli, il 30%, invece, attribuiva colpe alla sua travagliata e poi frettolosa approvazione e il 18% criticava l’insufficienza degli incentivi alle famiglie previsti dal Governo.
Incertezze e critiche dipendevano purtroppo anche dal fatto che l’89% non aveva ancora provveduto ad acquistare i dispositivi antiabbandono. Chi aveva già affrontato la spesa, invece, agiva a seguito del provvedimento e il 35% lo faceva a prescindere, per motivi di sicurezza.
Ad inizio del 2020 si presentava quindi uno scenario poco chiaro che lasciava nel dubbio molti genitori, in ogni caso ben consapevoli della gravità del problema dell’abbandono dei bambini nelle auto, fenomeno a quanto pare provocato da stati psicologici alterati. Il 41% dei genitori pensava che a chiunque sarebbe potuto accadere di dimenticare il proprio figlio in auto e quasi l’1% ammetteva che gli era già capitato.
Al di là di quanto previsto dalla normativa, serviva proprio una invenzione tecnologica che potesse aiutare. Secondo lo studio statistico, la metà dei genitori pensava che servisse un prodotto in grado di funzionare indipendentemente dallo smartphone e che potesse adattarsi a tutti i modelli di seggiolino, attivandosi automaticamente.
Funzionamento dei dispositivi antiabbandono
In commercio esistono dispositivi compatibili con ogni seggiolino delle auto, dotati di meccanismo con tripla sicurezza e soprattutto anche in grado di poter funzionare in maniera indipendente dagli smartphone. Sicuramente si tratta dei migliori modelli di dispositivi antiabbandono che si trovano in circolazione.
Questi prodotti sono certificati ed a norma di legge, composti da un cuscino intelligente universale e da un tracker-portachiavi che emette segnali acustici e visivi in caso di allontanamento del genitore con il bambino ancora in auto.
Inoltre, è prevista un’app per smartphone in grado di offrire un ulteriore livello di sicurezza. Infatti, in caso di allontanamento dal veicolo con bimbo a bordo, l’app è in grado di emettere segnali acustici, visivi e aptici sia sullo smartphone del conducente sia – con geolocalizzazione – su quello di tutti i familiari.
La sicurezza in auto di un bambino è l’aspetto più importante da tenere in considerazione ogni qual volta si intraprende un viaggio, lungo o breve che sia. Lo sguardo non è da puntare solo sul rischio di incidenti stradali, ma anche su un fenomeno che si diffonde sempre più nel mondo: lasciare o dimenticare un bambino in automobile.
In questi casi, dal punto di vista medico si parla di amnesia dissociativa: una patologia che è dovuta a momenti di forte stress, ai tanti impegni, o semplicemente all’incoscienza di alcuni genitori. In questi casi la legge prevede l’obbligo, per ogni genitore, di dotarsi di dispositivi antiabbandono che segnali la presenza in automobile dei bambini.
I dati
I dati statistici sono allarmanti. In Italia nell’ultimo decennio sono morti 9 neonati perché sono stati dimenticati in automobile dai genitori.
L’Italia è il primo paese al mondo che ha emanato una legge per obbligare gli automobilisti con bambini a bordo, ad installare un dispositivo che rilevi e segnali la presenza in automobile del bambino. La legge salva bebè doveva entrare in vigore il 1° Luglio 2019, poi rimandata al 2020.
Ecco i requisiti dei dispositivi antiabbandono elettronici:
- il dispositivo deve segnalare l’abbandono di un bambino di età inferiore a 4 anni, sul veicolo sul quale è trasportato, da parte del conducente del veicolo stesso mediante l’attivazione di un segnale;
- il dispositivo deve essere in grado di attivarsi automaticamente ad ogni utilizzo, senza ulteriori azioni da parte del conducente;
- il dispositivo deve dare un segnale di conferma al conducente nel momento dell’avvenuta attivazione;
- nel caso di allarme, questo deve essere in grado di attirare l’attenzione del conducente tempestivamente attraverso appositi segnali visivi e acustici o visivi e aptici, percepibili all’interno o all’esterno del veicolo;
- il dispositivo antiabbandono attiva un sistema di comunicazione anche per smartphone;
- se è alimentato da batteria, il dispositivo salva bebè deve segnalare al conducente quando la carica sta per esaurirsi;
- i dispositivi antiabbandono possono essere dotati di un sistema di comunicazione automatico per l’invio, per mezzo delle reti di comunicazione mobile senza fili, di messaggi o chiamate.
Sanzioni
Tutti coloro sprovvisti di dispositivi antiabbandono incorreranno nelle violazioni previste dall’articolo 172 del Codice della Strada, con sanzione amministrativa da 83 a 332 euro (pagamento entro cinque giorni 56,70 euro) e la decurtazione di 5 punti dalla patente. In caso di violazione reiterata per due volte, è prevista la sospensione della patente per 15 giorni.
Nel periodo di vacanza delle disposizioni normative (fino al marzo 2020), i genitori sottoposti a controlli delle autorità, non sono stati multati. L’obbligo del dispositivo è comunque attivo dal 7 Novembre 2019, l’emendamento prevedeva solo uno slittamento delle sanzioni per permettere ai genitori e ai produttori di adeguarsi. Il Governo aveva anche previsto un incentivo di 30€ per l’acquisto del dispositivo.
Le migliori soluzioni per i genitori
I dispositivi antiabbandono possono segnalare la presenza in auto del bambino, in una di queste tre modalità:
- integrato nel veicolo: le automobili possono avere in dotazione di serie i dispositivi antiabbandono che segnalano la presenza del bambino.
- integrato nel seggiolino auto: definiti seggiolini auto antiabbandono non richiedono accessori, ma sono già dotati di sistemi che rilevano la presenza del bambino sul seggiolino.
- indipendenti: sono i più diffusi e nella maggior parte dei casi sono sensori da installare sotto la seduta del seggiolino stesso.
Non solo i genitori devono essere provvisti di questo dispositivo, ma anche i nonni, gli zii, le babysitter e in generale chiunque, per un periodo di tempo breve o lungo, debba viaggiare con un bambino a bordo della propria automobile.
Ultima modifica: 31 Dicembre 2021