Il bollo auto è una quota da cui nessun possessore di auto – salvo particolari eccezioni – può esimersi di pagare. Pertanto, come ogni anno, anche nel 2020 il bollo auto sarà in vigore. Fatta questa promessa, ci sono delle eccezioni. Per esempio, ci sono auto – perché d’epoca – che non devono pagare o devono pagarlo ridotto. Oppure, ci sono auto con le nuove e alternative trazioni, quindi ibride ed elettriche, che se acquattate nel corso del prossimo anno, saranno esentate perché necessarie per una svolta green nella mobilità italiana. Infine, il bollo auto può non essere pagato per dimenticanza o anche per negligenza. In ogni caso, non si scappa, perché prima o poi alla porta busserà un messo comunale e notificherà l’esistenza di una cartella esattoriale. In questo caso, anche con il condono bollo auto e la rottamazione, ci sono escamotage, certamente graditi ai non paganti.
kW e emissioni determinano il bollo
Il bollo auto, va detto, non ha lo stesso importo per tutti i modelli di auto presenti sul mercato, ma è funzione di due parametri ben precisi. Da un lato della potenza del motore: per calcolarlo, infatti, occorre essere a conoscenza dei kW, che si trovano scritti comodamente sul libretto di circolazione (nel caso in cui siano indicati i cavalli (CV), basta dividere per 1,36). In funzione di questo parametro, quindi, chi ha un’auto con un numero di cavalli (e quindi kW) superiore pagherà di più rispetto a un’auto dalla bassa cilindrata.
L’altro parametro è invece stranamente correlato con le emissioni in atmosfera che l’auto immette. In pratica, ci si riferisce alle classi ambientali, Euro 0, Euro 1, Euro 2, Euro 3, Euro 4, Euro 5, Euro 6. In questo caso, secondo il principio di economia ambientale “chi inquina paga”, le classi inferiori pagheranno di più rispetto alle classi superiori, quindi Euro 0 pagherà più di tutti – ma sempre in funzione anche dei kW – e Euro 6 meno di tutti – ma sempre tenendo in debita considerazione i cavalli (o meglio i kW).
Bollo auto, amico dell’ambiente
Come si diceva, il bollo delle auto è concepito in modo da tenere in debita considerazione anche l’impatto che l’auto in questione ha sull’ambiente. E pertanto, secondo questo principio, come si è visto che auto che ricadono in una classe ambientale inferiore pagano di più, rispetto alle auto che ricadono in una classe ambientale superiore. Dunque, sempre secondo questo principio, le auto ibride – quindi con doppia motorizzazione, elettrica e endotermica – e quelle elettriche al cento per cento, sono esentate dal pagare il bollo.
Si tratta di un provvedimento che va nella stessa direzione dell’Ecobonus, ossia dell’incentivo che spetta proprio alle auto che inquinano meno, quindi ibride ed elettriche (purché non abbiano un valore oltre i 62 mila Euro Iva inclusa). Perciò, un modo per agevolare chi sceglie la mobilità green. Invece, hanno diritto a uno sconto del 50 per cento le auto storiche, che ricadono tra i 20 e i 29 anni di vita.
Condono bollo auto, ecco di cosa si tratta
È una novità introdotta con la riforma sul bollo auto del 2019. In pratica, stando a tale riforma, si possono risolvere i contenziosi con il fisco, tramite quella che viene chiamata “la definizione agevolata dei ruoli affidati all’agente della riscossione”. Nel merito e nella pratica, coloro che sono proprietari di auto, ricevendo una notifica riguardante una cartella esattoriale, per un bollo auto che non è stato pagato e, quindi, possono optare per il condono bollo auto o per la rottamazione.
Nel primo caso – il condono – si tratta di un provvedimento previsto per tutte quelle cartelle esattoriali che hanno un importo fino a 1.000 euro, notificate tra il 2000 ed il 2010. Il Decreto Fiscale 2019 ha di fatto previsto la cancellazione d’ufficio di tutti quei debiti facenti capo al mancato pagamento del bollo auto nel primo decennio del nuovo millennio a patto che abbiano un importo massimo di 1.000 euro.
La rottamazione è un’altra cosa
Per quanto concerne la rottamazione, le premesse sono le medesime, ovvero si tratta di un proprietario di un’auto che non ha pagato il bollo auto e, per tale ragione, gli è stata attribuita una cartella esattoriale. Dunque, con la domanda di adesione alla rottamazione, sarà possibile pagare l’importo dovuto, senza corrispondere interessi e sanzioni. La cifra ammonterà a massimo di 10 rate, di pari importo, da pagare entro 5 anni e con un tasso di interesse al 2%.
Ultima modifica: 20 Gennaio 2020