Ogni volta che ci notificano una sanzione e che abbiamo dei seri e circostanziati dubbi circa la sua fondatezza, ci troviamo di fronte a una difficile alternativa: pagare subito la somma o fare ricorso multa?
Ricorso multa: come fare
Il modo per contestare la sanzione è fare ricorso al Prefetto. Il ricorso multa è un documento per iscritto con cui il possessore del veicolo o il guidatore (se accertato) a cui è stata notificata una violazione di una norma del Codice della Strada chiarisce la sua estraneità alla violazione stessa, ritenendo la sanzione ingiusta o del tutto infondata.
Il ricorso deve essere recapitato al Prefetto della provincia in cui è stata commessa la presunta infrazione del Codice. Sarà il Prefetto a esaminare il ricorso e a stabilire se accettarlo o meno, in base alle motivazioni a lui sottoposte.
Quando recarsi dal Giudice di Pace
Il ricorso multa si avvia con la spedizione dell’atto al Prefetto. A stretto rigore, si tratta di una sequela di atti che non necessita dell’assistenza di un legale, ma è meglio non prenderla sottogamba. Esiste una prima regola da considerare in ogni caso: può essere presentato ricorso solo entro 30 giorni dalla notifica della sanzione.
Potrebbe verificarsi però la situazione in cui il Prefetto rigetti la contestazione del verbale: in tal caso, l’automobilista sarebbe obbligato a versare un importo doppio rispetto a quello stabilito in prima battuta dalla multa.
In questo caso, al soggetto multato spettano due opzioni:
- Pagare l’importo doppio
- Fare ricorso presso il Giudice di Pace entro 30 giorni dal rigetto del ricorso
Ricorso multa rigettato: cosa fare
Analizziamo ora come procedere nel caso in cui il Prefetto rigettasse il ricorso e ci condannasse al pagamento raddoppiato. Anche in questo caso, occorre agire con tempestività e recarsi da un Giudice di Pace entro 30 giorni dal rifiuto e presentare nuovamente ricorso.
Il ricorso multa deve essere spedito come raccomandata presso il Giudice attivo sul territorio in questione, allegandovi la documentazione relativa alla multa ricevuta.
Questa operazione ovviamente avrà dei costi, i quali saranno variabili a seconda della cifra che saremmo tenuti a versare in base alla gravità della presunta infrazione commessa. Per quanto riguarda la documentazione necessaria, essa è disponibile online: sarà sufficiente scaricare il fac-simile e compilarlo.
Si badi che se il Prefetto non riesce a provvedere nello spazio di 210 giorni, si applica il cosiddetto silenzio/assenso, il che vuol dire che in quella ipotesi l’impugnazione si ha per accolta.
Ultima modifica: 18 Ottobre 2018