Il sogno proibito di guidare l’auto potente di papà da neopatentati è decisamente sfumato da un po’ di anni. Le statistiche di un decennio fa sugli incidenti tra giovanissimi che da poco avevano conseguito la patente sono state impietose, al punto da spingere il legislatore a restringere notevolmente le possibilità di scorrazzare liberamente con auto potenti e veloci.

Il primo anno da patentato bisogna trascorrerlo a bordo di auto che non superano i 55 chilowatt, in rapporto alla tara. Per le auto che vanno oltre le 3,5 tonnellate di peso, quelle cioè che rientrano nella categoria internazionale contrassegnata dalla sigla M1, il limite è ancora più rigido. Non possono infatti superare i 70 chilowatt di potenza.

La “matematica” dei neopatentati

Di primo acchito può sembrare un calcolo astruso da fare, ma i dati riferiti alla potenza e alla potenza specifica sono indicati sulla carta di circolazione di qualunque veicolo alla voce “P.2” e a pagina 3 dove sono riportate le indicazioni supplementari. E’ possibile ricavare agevolmente questi dati solo nelle immatricolazioni successive al 2007, perché per i veicoli più vecchi la situazione si complica un po’.

Solo le auto immatricolate dal 1994 al 1999 che hanno una carta di circolazione modello MC804 e MC804-MEC riferiscono il valore della tara oltre, naturalmente, a quello della potenza che va a dividere la tara, ottenendo così la potenza specifica. Negli altri casi il calcolo è impossibile. Non si può infatti prendere in considerazione la massa: i valori di potenza specifica indicati nei documenti di omologazione non trovano riscontro nei calcoli approssimativi. C’è però la tecnologia a venire in soccorso e a ripianare le lacune del passato.

Un sito e un app per aiutare i neopatentati

Il portale dell’automobilista mette, infatti, a disposizione un interessante tool che consente attraverso la targa di avere un responso immediato circa la possibilità per i neopatentati di mettersi al volante di un’auto specifica.

La Motorizzazione Civile ha messo a disposizione anche un app per smartphone, proprio per essere più in linea con un target molto giovane e digitale. IPatente ha questa e molte altre funzioni per avvicinare i neopatentati.

Se in famiglia c’è già un’auto e non si prevede un nuovo acquisto, la procedura da seguire, per scoprire se da neopatentati si è in grado di circolare senza incorrere in sanzioni anche pesanti, è questa. Altra cosa è la scelta di una vettura nuova per un giovane che ha da poco superato l’esame per la patente. Il primo scoglio da superare è l’assenza del libretto di circolazione al momento della scelta. Per essere sicuri della decisione, anche in questo caso la tecnologia viene in soccorso.

Il listino del nuovo sul sito di Quattroruote consente di impostare i filtri adatti per ottenere i modelli di auto più adatti ai neopatentati. Poiché la carta di circolazione viene però rilasciata successivamente all’immatricolazione, sarebbe opportuno che nel contratto di acquisto venga inserita una clausola che definisce il veicolo come adeguato ai limiti di potenza e potenza specifica previsti per i neopatentati. Così facendo, eventuali anomalie sarebbero da attribuire al venditore in caso di controversie.

Auto nuove per tutti i gusti e tasche

In un periodo di grande spolvero per le minicar e citycar, compatte nelle dimensioni, che piacciono soprattutto a un pubblico adulto, alle prese con i disagi del traffico, della carenza dei parcheggi, del risparmio energetico e della eco-compatibilità, per circolare anche in caso di blocchi urbani, trovare una vettura che sia adatta a un giovane fresco di esame non è poi così difficile. Ce n’è per tutte le tasche, partendo dal vecchio mito del neopatentato squattrinato che si faceva le ossa sulla più spartana delle Panda, fino al più pretenzioso che si orientava sui modelli tedeschi per distinguersi dalla massa.

La Panda spartana non esiste più e lotta con dignità tra le varie Citroen C, C3 e DS3, con le Hyunday i10 e 120, con le Peugeot 108 e 208, con le Toyota Yaris e Aygo, fino alla Polo Wolkswagen, alla Audi A1, alle BMW serie 1. E se la Panda dovesse apparire ancora troppo basica, senza abbandonare lo spirito nazionalistico, una Alfa MiTo, una Lancia Ypsilon o una Fiat 500, anche nella versione crossover 500X, o Punto possono rientrare a pieno titolo tra le auto più adatte ai neopatentati.

Appartengono tutte, e ce ne sono sicuramente anche altre, alla categoria che il Codice della Strada assegna nei primi dodici mesi di patente: potenza massima entro i 70 kW/95 CV e rapporto peso potenza massimo a 55 kW/CV per tonnellata. Sono infatti oltre 900 le auto che possono rispettare questi parametri e la scelta diventa sicuramente una questione di budget.

Se l’auto non è quella giusta

E’ possibile tuttavia che di qui a qualche anno, se non prima, la normativa relativa alle restrizioni sull’uso delle vetture per i neopatentati venga in qualche modo attenuata. Si discute, infatti, da tempo sull’abbassamento del limite di 55kW per tonnellata dai 12 ai 6 mesi che potrebbe essere annullato del tutto se nella vettura, accanto al neopatentato alla guida ci sia un accompagnatore con un’anzianità di patente di almeno 10 anni e meno di 65 anni di età anagrafica.

D’altro canto però, in caso di violazioni al codice accertate su un neopatentato, quando sia prevista una riduzione di punti con un periodo di “osservazioni” di sei mesi, la limitazione a commettere nuovi errori viene innalzata a un anno. Le multe per chi possiede da poco la patente B sono abbastanza severe: si prevede una multa da 160 a 641 euro, alla quale si può aggiungere la sospensione del permesso di guida da 2 a 8 mesi. E queste sanzioni scattano quando si è trovati al volante di un veicolo che non rispetti i parametri indicati nel codice della strada per chi è fresco di esame alla Motorizzazione civile.

Del resto in questi casi un’auto più potente e veloce sarebbe anche del tutto inutile, visti i limiti di velocità imposti a chi ha ottenuto da poco il permesso di guida. Basti pensare che non si possono superare i 100 chilometri orari quando si viaggia in autostrada e se ci si trova sulle Statali, il piede dell’acceleratore non può affondare oltre i 90 orari.

Per la scelta, dunque, accanto ai dati tecnici di un’auto meglio valutare con più attenzione lo stile di guida di chi dovrà mettersi al volante. Il buon senso resta un parametro insostituibile.

Ultima modifica: 12 Novembre 2018