La legge impone il rinnovo patente ogni 10 anni, fino al cinquantesimo anno di vita. Qui sotto vi offriamo alcune indicazioni che possono rendere questa operazione un po’ più spedita e leggera, ma che potrebbero tornare sempre utili ad ogni automobilista.

Il rinnovo patente: come funziona

Come già specificato,trascorsi 10 anni dal conseguimento del documento abilitante alla guida, si deve provvedere a rinnovare il foglio rosa, che è obbligatorio per tutti coloro che sono possiedono una patente A o B, aventi fino a 50 anni.  Dopo questo traguardo, l’intervallo previsto per un nuovo rinnovo è sempre più breve all’aumentare dell’età: si passa dai 10 anni fino ad arrivare ai 2 anni.

In generale, per sapere quando è ora di convalidare la patente si può fare riferimento al giorno del proprio compleanno e non al giorno del conseguimento della patente: i documenti scadono quindi il giorno di nascita del possessore.

Il Ministero dei Trasporti ha stabilito la regola secondo cui per il primo “rinfresco” del documento abilitante alla guida, bisogna tenere come data di riferimento quella del conseguimento stesso. A partire dal rinnovo successivo e per tutti quelli futuri, la data di riferimento sarà invece quella della propria venuta al mondo. Infatti, sul documento rinnovato, come data di cessazione validità non vi sarà più la data di perseguimento, ma la vostra data di nascita.

Ormai è entrata in vigore una nuova trafila burocratica per il rinnovo del permesso di guida. La nuova regola dice addio ai tagliandi adesivi che tradizionalmente venivano apposti sul foglio rosa: la vecchia patente priva di validità viene sostituita da un documento completamente nuovo, un tesserino plastificato che, presentando la foto del proprietario, funge anche da regolare documento di riconoscimento e che garantisce maggiore sicurezza contro la contraffazione. La tessera verrà recapitata direttamente al domicilio del rinnovante.

Essenziale ai fini della rimessa in validità è naturalmente la visita medica, dove bisogna presentare delle carte e documenti. Questi sono:

  • un documento d’identità in corso di validità
  • la vecchia patente
  • il codice fiscale (che è indicato anche sulla tessera sanitaria)
  • gli occhiali, se avete l’obbligo delle lenti alla guida
  • ricevuta del pagamento dei diritti sanitari,
  • ricevuta versamento di 10,20 euro sul conto corrente intestato al Ministero dei Trasporti e 16 euro sul conto corrente n. 4028
  • una foto-tessera recente.

Una volta che il medico ha verificato la vostra idoneità alla guida, riempie un modulo e lo spedisce per via telematica alla Motorizzazione (basta un portatile con wi-fi). Il sanitario vi rilascerà inoltre una ricevuta che in via provvisoria sostituirà la patente non più valida, ovviamente finché non arriva a casa quella nuova.

Ultima modifica: 18 Settembre 2018