Il colpo di frusta è un evento traumatico che si verifica solo dopo un movimento violento e interessa la zona del rachide cervicale. Nella maggior parte dei casi esso è causato da un incidente stradale, infatti nel caso di un tamponamento il corpo viene spinto in avanti, mentre invece la testa tende a rimanere nella sua posizione originale, inizialmente, per poi essere lanciata ad alta velocità in avanti e talvolta, in assenza di airbag, può addirittura finire per sbattere contro il volante dell’automobile.
Subito dopo l’incidente è necessario andare immediatamente al Pronto Soccorso per scongiurare ogni tipo di conseguenza. E’ importante sottolineare che spesso il dolore subentra ore dopo l’accadimento e di conseguenza non sempre si ritiene obbligatorio farsi vedere da medici, ma non andarci sarebbe sicuramente un errore. Solo esami diagnostici come ad esempio la radiografia o la TAC possono far notare l’effettiva entità dei danni.
Cosa fare per guarire
Spesso la soluzione proposta dal medico per il colpo di frusta è il collarino, così da limitare al massimo i movimenti o qualsiasi sollecitazione del collo. Per aiutare questa causa, la prima cosa da fare è cercare di riposarsi, perché in questi casi lo shock gioca un ruolo importante e per guarire e non sentire più dolore, sicuramente, contribuisce molto un buon sonno. L’infiammazione tissutale può regredire piano piano grazie all’immobilità, per cui meno sforzi si fanno e meglio è. Inoltre anche il calore è molto importante, per cui non sono da sottovalutare le vecchie e care bolle d’acqua calda della nonna.
Naturalmente, se il colpo di frusta risulta particolarmente grave, allora bisogna anche prendere i giusti farmaci consigliati dal medico, che solitamente svolgono un’azione antiflogistica, antidolorifica e miorilassante. Se il dolore è tale da disturbare persino il sonno, allora non bisogna avere timore a prendere, eventualmente, anche dei medicinali tranquillanti o sedativi.
Attenzione però a non riposarsi troppo! Infatti la muscolatura ha bisogno, man mano, di riprendere i suoi normali movimenti, perciò un’inattività prolungata può ritardare addirittura la guarigione, cronicizzando i sintomi. Per questo è bene iniziare, già qualche giorno dopo l’incidente, delle terapie fisiche specifiche. Un percorso riabilitativo è la scelta migliore che si possa fare perché aumenta il ritmo della guarigione.
Tra le terapie presenti c’è solo l’imbarazzo della scelta: l’elettroterapia, l’ionoforesi, la chinesiterapia, la laserterapia e i massaggi decontratturanti, per dirne alcune. Senza contare fisioterapisti, agupontori, osteopati, kinesiologi e massofisioterapisti. Tutti questi trattamenti si basano sull’aumento dell’afflusso del sangue nella zona interessata e questo può solo che fare bene.
Ultima modifica: 4 Maggio 2017