Camion fermo in autostrada: come comportarsi

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C’è un camion fermo in autostrada. Che fare? Diciamo che le regole di comportamento per questa evenienza sono in generale le stesse di quando troviamo altri veicoli fermi in autostrada, ovvero, segnatamente, le automobili. Certo, i camion, soprattutto gli autoarticolati, possono porre problemi speciali, perché un lungo Tir che si mette di traverso può bloccare interamente la circolazione.

Regole generali di comportamento

Si diceva delle regole generali di comportamento: in primo luogo, se è possibile farlo in sicurezza bisogna portarsi fuori della carreggiata: sulla corsia d’emergenza o, se è possibile, su una delle piazzole di sosta che sono disposte a intervalli regolari a lato di ciascun indirizzo di marcia.

Una volta collocato il proprio veicolo in una posizione di sicurezza, occorrerà segnalare quel che è successo agli altri automobilisti. Accenderete quindi le luci intermittenti d’emergenza (doppie frecce), indosserete il giubbetto con le bande catarifrangenti e poi collocherete il triangolo alla giusta distanza dal camion incidentato o in panne. A questo punto l’ultima cosa urgente da sbrigare è chiamare i soccorsi: o col telefonino oppure, se è disponibile nei paraggi, telefonando da una colonnina di soccorso.

Un decalogo

Ribadiamo adesso i punti principali di un possibile decalogo dell’automobilista che si trovi alle prese con un camion fermo in autostrada.

Prima cosa: accendere i fari di emergenza per far sapere a chi ci segue di quel che è appena successo.

Punto due: i mezzi coinvolti vanno spostati, se è possibile farlo, ovviamente, nelle piazzole o nella corsia di emergenza.

Punto tre: renditi molto ben visibile. Il che significa che prima di scendere dal tuo mezzo dovrai indossare l’apposito giubbotto catarifrangente.

Se ci sono dei feriti?

Se l’eventuale incidente che abbia coinvolto uno o più camion ha provocato dei feriti, è dovere degli automobilisti che seguono prestare soccorso al meglio delle loro capacità. A questo proposito giova ribadire che l’omissione di soccorso è un reato. Fermatevi, accertatevi sommariamente delle condizioni dei feriti. Soccorreteli, se ne siete capaci, se no chiamate il 118: nel giro di pochi minuti sul posto arriverà un’ambulanza attrezzata con medici e infermieri. Loro sapranno cosa fare.

A questo punto va ricordato che oltre al 118, che è il numero del soccorso sanitario, si può chiamare anche il 112, che è un numero collegato a una centrale operativa il cui compito principale è filtrare le chiamate e inviare sul posto le unità operative più adatte al tipo di emergenza che viene segnalato. All’arrivo sul posto, le forze di polizia procederanno ai rilievi di legge e avvieranno quindi le procedure per stabilire le eventuali responsabilità.

 

Ultima modifica: 25 Febbraio 2019