Il bollo auto è una delle tasse più sgradite e contestate in assoluto. Applicata sul possesso dell’automobile, è anche nota come tassa di circolazione. Tutti sanno che, ogni anno, l’obolo viene chiesto immancabilmente ai proprietari di un veicolo, per il solo fatto di averlo.

Cos’è il bollo auto

Giusto o sbagliato che sia (il sostenimento dei costi per la tenuta delle strade è già compreso nelle tasse ordinarie versate allo Stato), la richiesta arriva e bisogna adempiere al pagamento del bollo auto. Altrimenti, le conseguenze non sono di poco conto.

Il bollo è una tassa di competenza regionale e pertanto presenta delle variazioni localizzate a seconda della zona di residenza. In linea generale, al costo applicato contribuiscono fattori come la potenza e la tipologia del veicolo posseduto.

Non è semplicissimo calcolarlo con esattezza e liquidarlo senza possibilità di errori che potrebbero determinare sanzioni per incompleto pagamento. Per non avere problemi né pensieri, si consiglia di rivolgersi ad un’agenzia specializzata in pratiche auto.

Quali sanzioni per il bollo auto scaduto?

Per avere un quadro complessivo della situazione, è importante sapere che il bollo auto non comporta l’esibizione istantanea della ricevuta di pagamento all’atto di controlli stradali. Trattandosi di un balzello regionale, eventuali contestazioni possono arrivare solo dall’ente competente con apposita comunicazione al domicilio dell’intestatario. Fanno eccezione però i possessori di ciclomotori, minicar e veicoli storici che, a richiesta delle forze di polizia, devono dimostrare il regolare versamento.

Per quanto riguarda la scadenza, a fare fede è la comunicazione della Regione di residenza che viene recapitata ogni anno qualche settimana prima della data di pagamento. Può però accadere che la notifica vada perduta. Per questo motivo, è bene dunque appuntarsi la scadenza e fare una verifica online o presso un’agenzia.

Veniamo dunque alla nota dolente delle sanzioni. Chi dovesse dimenticare di ottemperare al pagamento entro la data stabilita sarà soggetto al versamento di un importo aggiuntivo comprendente la sanzione in misura fissa e gli interessi in funzione del tempo trascorso. Nel dettaglio: se si paga tra il quindicesimo e il trentesimo giorno oltre la scadenza la sanzione è pari al 1,50% dell’importo originario, cui si sommano gli interessi calcolati sugli effettivi giorni di ritardo (con percentuale annua dello 0,3%).

Tra il trentunesimo e il novantesimo giorno la sanzione sale al 1,67%, dopo il novantesimo giorno, ma entro un anno, sovrattassa del 3,75%. Mazzata vera e propria se si oltrepassa un anno di ritardo, con aggravio del 30%. E se non si ottempera al pagamento della sanzione, la Regione può far scattare il fermo amministrativo dell’auto.

Ultima modifica: 23 Novembre 2021