Barriere New Jersey

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Le barriere New Jersey sono attualmente impiegate con l’intento di prevenire e minimizzare i danni ai veicoli in caso di incidente stradale.

Le barriere New Jersey sono realizzate con diversi materiali, anche se le più utilizzate rimangono quelle prodotte con plastica e cemento. Oltre a prevenire incidenti e impedire il salto di carreggiata, in alcune città vengono impiegate nell’intento di evitare nuovi attacchi terroristici.

Le barriere New Jersey vennero impiegate per la prima volta negli anni ’50 nello stato del New Jersey (dal quale presero il nome) negli Stati Uniti. Poi, dopo un’attenta sperimentazione, anche lo stato della California installò 820 miglia di barriere.

Soltanto alcuni anni dopo, furono impiegate anche in Europa. In Italia, dal 1983 sono furono installate sulla rete stradale migliaia di chilometri di barriere spartitraffico a profilo New Jersey. Conclamato il generale miglioramento della sicurezza, con un notevole risparmio di vite umane.

Cosa sono barriere New Jersey

 

Le barriere New Jersey sono un dispositivo di sicurezza realizzato in plastica o in cemento. Vengono utilizzate in molte strade principali con l’intenzione di creare una barriera. Quindi, impediscono i salti di carreggiata e redirigono il veicolo in caso di sbandamento.

Il risultato ottenuto, permette alle gomme del veicolo di salire sul piede a base inclinata, la cui pendenza obbliga la ruota e quindi lo stesso veicolo, ad allontanarsi da questi elementi.  Le barriere New Jersey sono impiegate anche per delimitare un’area di cantiere e per segnalare particolari situazioni di emergenza.

Le barriere sono state utilizzate per la prima volta negli anni ’50 negli Stati Uniti. Erano fatte di calcestruzzo e avevano due funzioni.

Nel dettaglio:

  1. Ridurre il numero dei veicoli che perdevano il controllo e invadevano la corsia opposta;
  2. Eliminare l’esigenza di manutenzione ordinaria e straordinaria molto costosa e molto pericolosa nelle zone dove erano avvenuti incidenti.

Ma non solo. A Berlino e in alcune città italiane, le barriere sono state installate a difesa delle aree pedonali, con l’intenzione di prevenire attacchi terroristici.

Le barriere New Jersey possono essere composte da diversi materiali e sul mercato ne esistono di più forme. Questo perché vanno in base alle funzioni che in seguito andranno a svolgere.

Le barriere sono dotate di ulteriori accessori:

  • Giunzioni, che servono per unire più moduli vicini;
  • Ruote per lo spostamento;
  • Fori, che si usano per applicare cartelli e paletti;
  • Catarifrangenti o lampeggiante giallo, che aiutano e migliorano la visibilità, in particolare di notte.

Origine nome

 

Le barriere New Jersey si chiamano così perchè sono stata introdotte per la prima volta proprio nello stato del New Jersey. Era precisamente il 1955, quando venne installata la prima barriera di calcestruzzo alta soltanto 18 pollici. Somigliava ad una parete verticale bassa con un bordo per lato.

Furono osservati i primi problemi operativi generati e successivamente fu cambiata la sagoma. Anche l’altezza subì delle modifiche e fu aumentata a 24 pollici. Poi nel 1959 venne portata a 32 pollici (altezza attuale).

All’inizio, lo stato del New Jersey non utilizzò il crash-test per sviluppare la barriera. Ma si limitò ad osservare gli incidenti accaduti nelle sue vicinanze e, solo successivamente, si è impegnato ad evolvere la sua figura.

In seguito la barriera New Jersey fu ampiamente adottata anche dalla California. Infatti, dal 1972 al 1988 ne installò circa 820 miglia. Da allora, l’uso della barriera è stato adottato in quasi tutte le strade americane.

Ad oggi esistono sei disegni di barriera mediana in calcestruzzo, differenti da quella comunemente conosciuta. Ma senza dubbi, la barriera del New Jersey è stata quella che ha riscosso più successo.

In Italia, le prime barriere New Jersey moderne (cioè spostabili sotto gli urti) sono state montate nel 1983 dalla Società Autostrade S.P.A. con risultati positivi immediati . Infatti, fin da subito, si notò la diminuzione dei salti di carreggiata nello spartitraffico, con ovvi benefici.

Barriere New Jersey in plastica

 

Le barriere New Jersey in plastica possono essere appoggiate su pavimentazione bituminosa, cordolo o terreno. Sono ideali per risolvere i problemi legati alla viabilità fungendo sia da spartitraffico che da recinzione.

Le barriere sono impilabili e dotate di predisposizione per pali segnaletici. In più hanno un’ottima resistenza agli agenti atmosferici.
Inoltre, presentano il vantaggio di possedere un foro sulla parte superiore per il riempimento dell’oggetto con sabbia o acqua al fine di garantirne la stabilità.

Anche le barriere New Jersey in plastica possono essere dotate di diversi accessori:

  • Giunzioni, per unire più moduli adiacenti;
  • Catarifrangenti, per migliorarne la visibilità;
  • Ruote, per facilitarne lo spostamento;
  • Ulteriori fori, per l’applicazione di cartelli o paletti.

Le barriere in plastica vengono realizzate con materiali di alta qualità. Tuttavia sono piuttosto economiche, grazie agli attenti processi produttivi di cui beneficiano.

Un esempio di barriere New Jersey in plastica sono quelle installate in cantieri mobili o temporanei. Risultano utili anche per delimitare spazi, parcheggi e piste. Di coloro rosso, bianco, giallo o nero, hanno dimensioni ridotte:

  • Altezza 50 cm;
  • Lunghezza 113 cm;
  • Larghezza 60 cm;

Barriere New Jersey in cemento

 

La barriera in cemento in caso di urto, grazie al suo particolare profilo genera un effetto di “rinvio dinamico” della vettura verso la sede stradale di appartenenza del veicolo. Inoltre, la spostabilità della barriera rende l’urto “plastico”, favorendo un miglior controllo della traiettoria del veicolo che si affianca alla barriera scorrendo su di essa, senza attraversare la corrente di traffico.

La loro sagoma e le ridotte dimensioni delle barriere in cemento favoriscono anche una migliore visibilità in curva, rispetto ai guard rail in acciaio, sopratutto quelli alti e larghi in sommità.

Vengono utilizzate solitamente per cantieri autostradali; spesso svolgono anche la funzione di spartitraffico o di delimitazione permanente in strade ad alta velocità. Oppure vengono installate per delimitare aree di manovra in parcheggi di grandi dimensioni come in porti ed aeroporti.

Di barriere New Jersey in cemento, ne esistono di varie dimensioni (divise per larghezza, lunghezza e peso) tipologie e prezzi.

Le più utilizzate sono:

  • Isola pedonale;
  • Cyclo – Anticollisione pedale stop. In questa categoria troviamo anche le “bocche di lupo” e le “testate”. I prezzi variano in base alle dimensioni e vanno da 115 euro fino a 284 euro;
  • Barre in cemento armato con fori alla base per il congiungimento utilizzabili in autostrada. Le barriere impiegate in autostrada hanno prezzi che vanno da 298 euro a 600 euro.

Ultima modifica: 6 Settembre 2017