L’opzione auto elettrica si fa sempre più strada e cresce l’attenzione verso tutto ciò che riguarda questa innovativa tipologia di automotive. Tra le tante domande che circolano sul tema, una delle più frequenti è senz’altro: come si ricarica un’auto elettrica? Ovvero: come si effettua concretamente l’operazione? Quanto tempo si impiega per portarla a termine? Dove la si può effettuare? E a che prezzo? Tutti quesiti di facile soluzione che però richiedono una conoscenza almeno minima della materia. Vediamo insieme dunque come si ricarica un’auto elettrica.
Come si ricarica un’auto elettrica
In via generale si può affermare che non esistono veicoli che richiedano particolari tecnologie per riportare al massimo il livello delle batterie. Tutti i mezzi con motore alimentato da energia elettrica sono ricaricabili semplicemente nel garage di casa inserendo una normale spina nella presa. Come un cellulare o il rasoio elettrico, se vogliamo.
Va detto però che ci sono alcuni aspetti operativi che complicano un tantino questo quadro descritto un tantino semplicisticamente. In primo luogo occorre tenere conto dei tempi necessari. La ricarica “domestica”, a causa della potenza solitamente limitata dei contratti delle utenze di casa, comporta una durata di alcune ore.
C’è però la seconda opzione, ovvero la ricarica presso le colonnine stradali sempre più diffuse nelle nostre città ma anche sulle autostrade. In questo caso i tempi sono molto più veloci: si va da pochi minuti a un paio d’ore, a seconda dello stato di carica e dalla tipologia delle stazioni di rifornimento.
Ma torniamo un attimo alla ricarica da casa. I contratti per le utenze domestiche abitualmente non vanno oltre i 3,3 kilowatt. Una potenza che rallenta il “riempimento” delle batterie e crea problemi di assorbimento alle altre attività casalinghe.
Per velocizzare i tempi di ricarica si può chiedere la modifica del contratto con il proprio fornitore per avere una potenza superiore. In tal caso è meglio acquistare una wall box, un dispositivo che viene installato accanto alla presa per ricaricare l’auto in sicurezza. In ogni caso è preferibile effettuare l’operazione nelle ore notturne.
Colonnine stradali
Se invece si opta per la ricarica presso colonnine stradali, è necessario dare un’occhiata alla mappa delle stazioni presenti nei paraggi di casa o lungo la strada per il lavoro. Nel 2019, secondo un censimento effettuato pochi anni fa per lo Smart Mobility Report, in Italia erano già presenti 8.200 punti di ricarica pubblici e privati, di cui il 20 per cento a ricarica veloce.
Le colonnine che erogano elettricità in corrente alternata hanno una potenza massima di 22 chilowatt. Più veloci le colonnine a corrente continua che nel caso delle varianti HPC si spingono fino ai 350 chilowatt e sono in grado di ricaricare l’auto in pochi minuti (se il veicolo è adatto a tale tipo di ricarica).
Ultima modifica: 3 Giugno 2022