Come affrontare un lungo viaggio con bambini

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L’idea di un lungo viaggio, specie se di piacere, provoca sempre un misto di sensazioni che vanno dall’ansia all’euforia assoluta. Se, però, tra i compagni di viaggio ci sono anche dei piccoli, è bene prepararsi con largo anticipo, affinché la tanto agognata vacanza o il viaggio così atteso e desiderato non si trasformino in un incubo dal quale diventa difficile uscire indenni. E’ fondamentale tener presenti tre regole assolute prima di affrontare un viaggio con bambini, che siano uno o più di uno.

Regole per un viaggio con bambini

Le regole, come scritto sopra, sono tre: addestramento; programmazione; pazienza. È possibile infatti che il piccino, al di là del mezzo scelto per viaggiare, non sia ancora abituato a trascorrere tante ore pressoché fermo o comunque limitato nei movimenti. È molto probabile che, al di là dell’itinerario che vi siete prefissati, tappe comprese, capiti per via del bambino un imprevisto che vi costringa a cambiare direzione o, nella migliore delle ipotesi, a una o più soste non programmate. E allora meglio armarsi di grande pazienza, oltre che di una serie di strumenti che vi saranno utili ad affrontare il percorso nel modo più sereno possibile.

Preparare il bambino

Partiamo da un certo allenamento: che il viaggio sia in auto, in treno, in nave o in aereo, la possibilità che il pargolo ne risenta con lo stomaco non è affatto remota. Prima di ricorrere a pasticche o altri rimedi chimici, meglio provare con un po’ di “addestramento”. Se non lo avete ancora fatto, nei quindici o venti giorni che precedono il viaggio provate a portare in auto il bambino per tragitti sempre più lunghi. Vi servirà anche per capire come si comporta in auto. Lo stesso atteggiamento potrebbe averlo anche in treno, in nave, o in aereo, dove sarebbe anche un po’ più semplice la gestione per la possibilità di sgranchirsi con un po’ di movimento, che in auto non sarebbe pensabile. Prima del lungo viaggio, magari una tappa più lontana del semplice tragitto casa – scuola – asilo o palestra, o case dei nonni o degli amichetti. Una gita fuori porta più impegnativa del solito andrà benissimo.

Prima che la vacanza vi piombi addosso all’improvviso, sarebbe opportuno cominciare a pianificare tutto: dalla scelta dell’itinerario, tappe comprese, alla selezione di tutto l’occorrente per completare il tragitto in piena serenità. Sarà molto utile una check list, da compilare con largo anticipo, aggiungendo o eliminando le voci secondo necessità. Meglio consultarsi con chi ha già avuto esperienza e annotare ogni consiglio.

La sicurezza prima di tutto

Con i bambini nulla è mai sufficiente, nulla è mai prevedibile. È opportuno definire delle grandi linee: alimentazione, igiene, pronto soccorso, abbigliamento, prescindendo dal tema “sicurezza”, perché diamo per scontato che, soprattutto in auto, i bambini a seconda dell’età e del peso, viaggeranno con i seggiolini o le alzatine di sicurezza e con le cinture allacciate, ovviamente sistemati sul sedile posteriore, anche se da soli. Per tenerli sotto controllo se c’è un solo adulto, che è alla guida, basterà uno specchietto retrovisore puntato opportunamente. Se c’è un altro adulto oltre all’autista, sarà sufficiente di tanto in tanto sedersi dietro con il bambino, anche alternandosi alla giuda. Sempre in tema di sicurezza, è opportuno ricordare che, specie se si viaggia con bambini, è meglio fare un check up completo all’auto oppure immaginare, se le finanze lo consentono, la soluzione del noleggio: è più costosa ma prevede anche una serie di garanzie assicurative in caso di incidente, guasto o furto d’auto, che una normale polizza non prevede.

Difendersi dal mal d’auto

Se temete che il bimbo o i bambini abbiano problemi di mal d’auto che non sanno gestire, e non volete rovinare la tappezzeria, vi saranno molto utili delle traversine da tenere a portata di mano o sistemarle già nei punti più delicati. Un semplice coprisedile non vi mette a riparo da macchie e cattivi odori. Il comfort in auto dipende anche dalla stagione. In estate meglio premunirsi di tendine parasole e avere l’aria condizionata efficiente. Con le alte temperature è meglio vestire i bambini con abiti leggeri e traspiranti, ma proteggere comunque la pelle con creme solari: le tendine infatti possono far ombra, ma non riparano dai raggi Uv. Occhiali da sole, se il piccolo soffre la luce forte. Le salviette umidificate sono utilissime in viaggio, anche per mamma e papà ed è meglio che non manchino mai assieme a un ricambio d’abito se dovessero presentarsi inconvenienti incontenibili. E una consistente scorta di acqua. Bere aiuta anche i grandi a stare più svegli alla guida.

Se non si può viaggiare di notte

L’ideale sarebbe comunque affrontare viaggi lunghi nelle ore notturne, soprattutto perché i bambini si addormentano e affrontano così gran parte del tragitto, lasciando in pace chi deve guidare. Se tutto questo non è possibile, meglio armarsi di tanta pazienza per evitare che i continui “dove siamo?”, “quanto manca?” possano spazientire anche un santo. La soluzione c’è, e va ricercata nelle abitudini del piccolo o dei piccoli. Il giocattolo preferito, per esempio, può essere nascosto per un paio di settimane prima della partenza, per poi ricomparire magicamente quando si è in viaggio. Un film o un cartone da vedere con un lettore DVD portatile o con un tablet può essere una soluzione, se il bambino non soffre di mal d’auto. Una colonna sonora con le canzoni preferite può essere d’aiuto, ma bisognerà poi scegliere se i timpani e la pazienza resistono più al pianto del pargolo o ai motivetti martellanti. Qualche gioco di gruppo può aiutare a distrarre: costruire assieme storie legate al paesaggio, come se si volesse costruire un’avventura che segua le tappe del viaggio; una canzone da inventare assieme, o giochi aritmetici in base ai chilometri percorsi o da fare ancora. Se manca la fantasia, internet con siti specializzati viene in soccorso. In ogni caso una sosta in più per sgranchirsi tutti e magari divertirsi in un autogrill può essere di grande aiuto, non solo per distrarre il bambino ma anche per chi guida che avrà sicuramente bisogno di rinfrescarsi un po’. Per lo spuntino del bimbo però meglio in viaggio, che da fermi, con snack salati o dolci ben testati, piuttosto che cibi nuovi recuperati in autogrill che potrebbero provocare reazioni indesiderate.

Ultima modifica: 23 Agosto 2018