Giro del Piemonte in moto: le tappe da non perdere

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I viaggi in moto, si sa, rappresentano un’occasione preziosa per scoprire posti inediti e panorami mai ammirati, esplorare nuovi tragitti di viaggio, magari esclusivi e fuori dalle classiche tappe del turismo di massa. In moto, da soli o in compagnia si può andare alla scoperta di strade, borghi e paesi veramente affascinanti del nord Italia. Partendo per esempio dalle langhe del lago d’Orta, si possono raggiungere alcune tappe da non perdere nella splendida regione Piemonte.

 

Le Langhe e la strada del vino 

Per i centauri che amano il vino e la buona cucina, questa tappa è l’ideale! Il punto di partenza per scoprire le Terre del Barolo lungo la Strada del Vino è la cittadina di Alba, famosa in tutto il mondo per la sua Fiera del Tartufo. Da qui ci poi ci si può spostare per raggiungere la prima tappa del tour, il paesino di Grinzane Cavour, che si trova attorno al Castello che ospitò il Conte Camillo Benso.

C’è poi una strada che sale in mezzo ai vigneti, se la si percorre, si prosegue verso Castiglione Faletto, Sorano e Serralunga d’Alba, con le sue caratteristiche tre torri. Una volta superato Monforte d’Alba si raggiunge Barolo: qui non si può non visitare il WiMu, un museo interattivo interamente dedicato al vino che si trova all’interno del Castello. Riprendendo il percorso, si arriva a La Morra, il punto più alto di questo tour in moto, che offre una splendida vista panoramica sulle Langhe.

 

La Panoramica “Zegna”

La strada Panoramica Zegna (S.P. 232), si trova in provincia di Biella, porta il nome di Ermenegildo Zegna, noto industriale tessile, collega Trivero a Rosazza ed è lunga 26 chilometri. Qui di trova l’Oasi Zegna, un’area naturalistica che propone e offre la bellezza di 25 itinerari da percorrere in bicicletta, a piedi, con le ciaspole o gli sci di fondo.

Sempre lungo il percorso della panoramica Zegna non si può evitare di fermarsi a Bocchetto di Margosio ammirando lo splendido panorama verso il Monte Rosa e le sue pendici decorate di fiori e vegetazione. La strada sale poi per raggiungere Bielmonte, che si trova a oltre 1500 metri di altitudine. La Panoramica Zegna è sicuramente una strada spettacolare e avventurosa da percorrere in moto.

 

Neive 

Neive è un suggestivo borgo nella zona delle Langhe, che dista poco più di 10 chilometri da Alba (patria dei tartufi), in direzione Asti, tra Barbaresco e Castagnole delle Lanze. La parte più antica del comune, edificata su una collinetta risale al Medioevo, mentre la parte più recenteNeive Borgonuovo, si sviluppa lungo la pianura sottostante.

Neive antica è rimasta praticamente immutata nel corso dei secoli, ricca di vigneti e con un’intensa attività commerciale, per la posizione strategica Neive “alta” nel corso dei secoli è stata sempre scelta come residenza della nobiltà terriera e della borghesia più benestante, che hanno costruito splendidi palazzi. Per quest’ultimo motivo, il borgo alto è detto «pais di sgnuret» («paese dei signorotti»). Tra le tipicità gastronomiche del luogo, il vino è molto rinomato: Neive è infatti conosciuta come la Terra dei quattro vini: Barbaresco, Barbera, Dolcetto e Moscato.

 

Orta San Giulio e lago d’Orta in moto

Il paese di Orta San Giulio si trova a nord del Piemonte, in provincia di Novara e conta poco più di 1.000 abitanti. È un comunque che è stato anche fregiato della bandiera arancione del Touring Club Italiano. Questo borgo si trova a metà della sponda orientale del Lago d’Orta, al termine di un promontorio collinare che a mano a mano degrada verso riva, a circa cinquanta chilometri da Novara. La parte preponderante del centro abitato è situata in riva al lago e si trova di fronte all’Isola di San Giulio, che è una frazione del comune, mentre a mezza costa sulle colline sorge la frazione di Legro.

La zona del lungolago che precede l’ingresso ad Orta è molto pittoresca, essendo impreziosita da dimore ottocentesche neoclassiche, con ricercatissimi giardini di azalee e camelie. L’ingresso al borgo è caratterizzato da eleganti palazzi sei-settecenteschi coi loggiati aperti sui giardini declinanti verso il lago. Nel cuore del paese di Orta San Giulio, si trova Piazza Motta: un salotto chiuso su tre lati con portici ricchi e affollati di piccoli negozi. Suggestive appaiono poi le terrazze dei caffè che si affacciano con i tavolini verso la riva del lago.

Una tappa immancabile è l’Isola di San Giulio, che si trova a circa 400 m dalla riva. Il campanile della basilica, i giardini, le casette bianche se si ammirano dalla riva del lago, appaiono dar vita a un palazzo incantato che spicca sulle rovine del castello.

 

Ricetto di Candelo

Ricetto è un piccolo e caratteristico borgo della città di Candelo in provincia di Biella. Il termine Ricetto è riferito al tipo particolare di fortificazione storica costruita collettivamente da tutti gli abitanti di Candelo tra il 1200 e il 1300. In questo periodo storico, il ricetto in tempo di pace era il deposito dei prodotti agricoli, mentre, nei periodi di guerra. si trasformava in rifugio. Il Ricetto di Candelo è costruito su una pianta a forma di pentagono; il perimetro è di circa 470 metri per una superficie complessiva di 13.000 metri quadrati.

All’interno del paese, si contano circa 200 ‘cellule’, ovvero piccole unità commerciali e abitative ormai divenute quasi tutte di proprietà privata, occupate per la maggior parte da botteghe d’arte. Passeggiare per il Ricetto significa immergersi in un’epoca storica passata, fare un vero e proprio tuffo nel Medioevo, per respirare tutta la magica atmosfera di quei secoli.

E se si vuol fare una sosta gastronomica, è bene assaggiare il tipico salame sotto grasso della zona, chiamato salam d’l’ula o, in alternativa, la paletta candelese: una scapola di suino sgrassata e refilata, salata e massaggiata manualmente e prodotta secondo la rinomata tradizione locale.  Per raggiungere Ricetto di Candeloro: Da Milano-Torino si prende la A4 per uscire a Carisio, poi si percorre la Statale 230 in direzione Benna-Candelo. Da Genova, si prende la A26, si esce a Vercelli e quindi si imbocca la SS 230.

Ultima modifica: 29 Dicembre 2020