Volkswagen e AST lavorano per l’autostrada intelligente, dove le auto dialogano con le infrastrutture per garantire maggiori sicurezza, comfort, ottimizzare gli spostamenti e ridurre i rischi.
In questo contesto, Volkswagen Group Italia e ASTM Group hanno provato la mobilità intelligente sulla tratta Arluno-Rho dell’autostrada A4 Torino-Milano con una Golf con tecnologia Car2X integrata. Un primo importante passo.
Lo studio è realizzato sulla piattaforma software Emeras sviluppata da SINELEC, società del Gruppo ASTM, che permette l’integrazione con i sistemi ITS (Intelligent Transportation Systems) su strada e rende possibile l’interconnessione bidirezionale in tempo reale tra veicoli e infrastrutture. Un vero e proprio dialogo in diretta.
Che permette di usufruire di una migliore qualità per la sicurezza, il comfort e ldella a riduzione della congestione. Un passo verso la guida autonoma. Il plus è che operatori stradali e automobilisti potranno scambiarsi informazioni in tempo reale per ottimizzare e rendere più sicuri gli spostamenti, tenendo conto dei fattori di rischio, attiva immediatamente il piano di risposta disseminando messaggi geolocalizzati. Una mappa in tempo reale.
Il passaggio è possibile grazie alla Car2X integrata, che consente all’auto di essere in grado di dialogare con l’ambiente circostante. Copre un raggio di 800 metri in pochi millisecondi e sfrutta il principio dell’intelligenza collettiva. Ovvero, migliorerà progressivamente con l’aumentare dei veicoli che la utilizzeranno, arrivando a massimizzare la sicurezza sulle strade. Un bel passo in avanti.
Infatti ASTM Group completerà i propri ammodernamenti sulla A4 entro il 2024 sul tratto pilota Milano-Novara, per poi, previa autorizzazione del Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, essere estesi a tutta l’autostrada. E inoltre il 2030 è prevista l’estensione di sistemi di comunicazione veicolo-infrastruttura, all’incremento del sistema di monitoraggio con sensori delle opere d’arte, all’introduzione di varchi intelligenti con un sistema di pedaggio “free flow” e di sistemi antinebbia, all’utilizzo di asfalto riciclato al 70% per strati profondi e di asfalto al grafene per il manto superficiale, a sistemi di rilevamento contromano e di rilevamento merci pericolose, alla introduzione di distributori ad idrogeno e a una maggiore presenza di stazioni di ricarica elettrica.
Le parole di Massimo Nordio, Vice President Group Government Relations and Public Affairs
“Le auto sono sempre più device su ruote e sempre più connesse tra loro, con l’infrastruttura e l’ambiente circostante. I potenziali benefici in termini di sicurezza, sostenibilità e user experience sono evidenti, così come è evidente il ruolo cruciale del software. Il percorso di trasformazione del Gruppo Volkswagen va proprio in questa direzione, con ingenti investimenti – 27 miliardi di Euro entro il 2025 – , l’integrazione di competenze specifiche – con CARIAD, la software company del Gruppo – e con lo sviluppo di piattaforme tecnologiche che porterà alla nascita di un sistema operativo unificato. Entro il 2030 fino a 40 milioni di nostri veicoli opereranno sul software stack del Gruppo Volkswagen. Ma per velocizzare la creazione dell’ecosistema della mobilità connessa e, in uno step successivo, di quella autonoma, è fondamentale un gioco di squadra tra tutti gli attori coinvolti: costruttori di automobili, aziende tecnologiche, gestori delle infrastrutture, istituzioni e centri di ricerca”.
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Ultima modifica: 22 Novembre 2021