TUV Italia e i nuovi standard per la sicurezza dei bambini in auto

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Il tempo passato in auto, soprattutto in concomitanza con i grandi esodi estivi o per i tanti ponti festivi, è notevole, e più si allunga il tempo trascorso in auto, tanto maggiore deve essere la ricerca di comodità, tranquillità e sicurezza degli occupanti. Su questo tema nel corso degli anni si è lavorato molto, e l’avanzare della tecnologia ha permesso di incrementare la sicurezza e le attenzioni verso i passeggeri, anche quelli più piccoli, rendendo i loro viaggi in macchina più confortevoli e sicuri grazie all’ausilio di prodotti di grande qualità.

Per incrementare ulteriormente la loro sicurezza è stato deliberato che i neonati, essendo ancora troppo piccoli, non possono assolutamente viaggiare su seggiolini rivolti in avanti. Ed essendo la loro sicurezza importante, è obbligatorio difenderla. Di questo tema e di altri relativi alla sicurezza in auto ne hanno discusso esperti di 22 paesi in occasione del congresso “Protezione dei bambini in auto” sottotitolato “Successo passato e nuovi impegni per il futuro”, organizzato a gennaio 2018 da TÜV SÜD. In questa sede, gli esperti del settore si sono concentrati in modo particolare sui seggiolini, che svolgono un ruolo importante nel trasporto sicuro dei bambini più grandi.

Tutti gli esperti di sicurezza concordano sul fatto che sia buona norma che i bimbi più piccoli (indicativamente fino ad almeno i 15 mesi) si debbano sedere rivolti al contrario rispetto al senso di marcia. Purtroppo, troppo spesso o troppo in fretta, i genitori abbandonano questa buona pratica mettendo in serio pericolo la propria e l’altrui sicurezza.

Il nuovo Regolamento ECE R 129 (e successive revisioni), che sostituisce la precedente ECE R44 / 03 o 04, regola i requisiti dei moderni sistemi ISOfix e stabilisce appunto che i bambini fino ai 15 mesi di età (105 cm di altezza e 9 kg di peso) debbano essere trasportati con adeguati sistemi di ritenuta rivolti al contrario rispetto al senso di marcia. Questo permettesia una facile installazione dei seggiolini nelle auto predisposte (“i size”) sia una migliore protezione laterale.

Se il seggiolino è posizionato sul sedile anteriore dell’auto va obbligatoriamente disattivato l’airbag lato passeggero. “Per la prima volta è disponibile una regolamentazione completa per i moderni sistemi ISOfix, anche se è previsto dalla normativa che le famiglie che hanno già seggiolini omologati ai sensi del regolamento ECE R44 / 03 o 04 non devono necessariamente sostituirli”, ha affermato il Prof. Dr. Klaus Langwieder, da anni Presidente del Congresso organizzato da TÜV SÜD.

Oltre ai seggiolini per bambini più piccoli, un altro tema importante è quello dei seggiolini utilizzati da quelli più grandicelli, che prevengono i possibili infortuni causati dalle cinture di sicurezza, e che in Italia sono obbligatori fino ai 150 cm di altezza.

Le parole di Pietro Vergani, Business Unit Manager COM Product Service Division di TÜV Italia

“L’introduzione dei nuovi test sul fissaggio isoFixprevisti dal nuovo regolamento arantiscono un ancoraggio più rigido e pertanto più sicuro in quanto gli spostamenti del seggiolino in caso di urto si riducono notevolmente. La legislazione è sempre più orientata all’integrazione di criteri di valutazione più stringenti, che includano anche la valutazione del pericoloso impatto laterale oltre al classico test di urto frontale”.

Le nuove norme del 2017

In Italia, nel 2017, sono entrate in vigore le nuove norme sull’omologazione dei seggiolini auto che, tra le novità più significative, porta ad un divieto assoluto delle cosiddette “alzatine” e booster, che non potranno più essere omologati, per bambini fino ai 125 cm di altezza (dai 15 ai 36 kg di peso). La nuova norma prevede infatti che i bambini siano protetti da un rialzo con schienale e impone sanzioni sempre più severe per chi non rispetta queste norme.

TUV Italia e i nuovi standard per la sicurezza dei bambini in auto

Nel settore della mobilità stiamo assistendo a costanti cambiamenti, dal car sharing, alle auto a guida autonoma, fino alle nuove forme di servizio taxi, cambiamenti che impongono a nuove importanti sfide nella progettazione, nello sviluppo e nella commercializzazione di prodotti per la sicurezza dei bambini in auto.

L’utilizzo del car sharing, infatti, potrebbe facilmente dissuadere i genitori che utilizzano questo servizio ad acquistare i seggiolini per i loro bambini perché di difficile gestione.  Uno studio USA ha messo in evidenza come nelle auto non di uso famigliare non siano assolutamente disponibili sistemi di ritenuta per bambini adatti ad ogni tipo di viaggio, in particolare per famiglie con più figli. Secondo gli esperti, lo stesso vale per l’Europa e gli altri Paesi.

Codice della strada: bambini sotto a 150 cm di altezza

In Italia il Codice della Strada (art. 172) stabilisce che i bambini di altezza inferiore ai 150 cm quando viaggiano in autoveicoli adibiti al trasporto di persone in servizio pubblico di piazza o con noleggio al conducente, possano non essere assicurati al sedile con un sistema di ritenuta, a patto che occupino un sedile posteriore e siano accompagnati da un passeggero di almeno 16 anni di età.

Altra tematica importante è quella dei metodi utilizzati nelle prove, che recentemente sono state oggetto di un accurato miglioramento.  Attualmente, infatti, si è previsto l’utilizzo di manichini infantili, sempre più simili agli umani, oltre a migliorare i metodi di simulazione (modelli umani).

Al fine di garantire i più alti standard di sicurezza applicabili, i laboratori di TÜV Italia rappresentano un punto di accesso alla rete internazionale dei laboratori TÜV SÜD, che offrono un ampio panorama di prove di validazione nonché omologazione in accordo ai più recenti regolamenti applicabili.

Le conclusioni di Pietro Vergani

“Dobbiamo incrementare la sicurezza in auto. Molto è già stato fatto, dall’obbligo dell’utilizzo delle cinture di sicurezza alla produzione di sistemi più performanti, ma molto è ancora da fare soprattutto per quanto riguarda i più piccoli che per loro natura non hanno la possibilità di “scegliere”. È necessario sviluppare una cultura della sicurezza perché la vita è il nostro bene più importante”.

Ultima modifica: 12 Aprile 2018