Suzuki ha comunicato i risultati finanziari relativi all’anno fiscale 2016, evidenziando un calo di 11,2 miliardi di Yen (97 milioni di Euro) (-0,3%) rispetto al precedente anno fiscale. Il fatturato netto sul mercato interno giapponese è diminuito di 10,4 miliardi di Yen (90,4 milioni di Euro) (-1,0%) su base annua, raggiungendo 1.037,5 miliardi di Yen (9 miliardi di Euro), soprattutto a causa della calo delle minicar e delle vendite OEM, nonostante l’incremento delle vendite di auto compatte.

Il fatturato netto estero è rimasto tendenzialmente stabile a 2.132 miliardi di Yen (18,5 miliardi di Euro), grazie soprattutto all’aumento delle vendite in India ed Europa. Speculare il discorso relativo agli utili consolidati: nonostante l’incidenza dei tassi di cambio, l’utile operativo è aumentato di 71,4 miliardi di Yen (620,9 milioni di Euro) (+36,5%), raggiungendo i 266,7 miliardi di Yen (2,3 miliardi di Euro) su base annua.

Nell’ambito del nuovo piano industriale a medio termine, l’Azienda punta a stanziare un dividendo pari o superiore al 15%. In ogni caso, la quota di capitale degli azionisti è scesa a un livello del 35% in virtù di un’acquisizione su larga scala di azioni proprie nel precedente anno fiscale. Trovandosi ad affrontare il terzo anno del nuovo piano industriale a medio termine Suzuki NEXT 100 (che si sviluppa dal 2015 al 2019), l’Azienda punta a compiere investimenti che confermeranno una costante crescita futura.

Per quanto riguarda il prossimo esercizio fiscale, Suzuki si aspetta un fatturato di 3.400 miliardi di Yen (29,5 miliardi di Euro), in crescita del 7,3%; e un utile operativo di 240 miliardi di Yen (2,09 miliardi di Euro), inferiore del 10% rispetto all’esercizio precedente.

Ultima modifica: 5 Giugno 2017