Stellantis vola al suo esordio in Borsa. Il titolo del nuovo gruppo automobilistico nato dalla fusione tra Fca e Psa, il quarto più grande del mondo, ha esordito ieri a Milano e Parigi mentre oggi sbarcherà a Wall Street. Stellantis ha messo a segno un guadagno del 7,5% a 13,5 euro su Piazza Affari e una performance analoga sul mercato parigino.

La capitalizzazione è così di oltre 42 miliardi. Stellantis si piazza direttamente alle spalle di Enel come presenza più «pesante» di Palazzo Mezzanotte.

Per celebrare l’esordio, il presidente John Elkann e il ceo Carlos Tavares, hanno suonato la campanella che da tradizione segna l’avvio delle contrattazioni, in un evento virtuale al quale hanno preso parte anche l’ad di Borsa Italiana, Raffaele Jerusalmi, e quello di Euronext, Stephane Boujnah. «Siamo molto orgogliosi di essere qui oggi per il primo giorno di quotazione di Stellantis. Una nuova società, un nuovo inizio, un vero traguardo storico per tutti noi». Ha detto Elkann.

«Fin dal primo giorno faremo leva sui vantaggi di questa fusione da 25 miliardi di euro per perseguire una forte performance. E aumentare ulteriormente il valore per gli azionisti sulla base di vantaggi competitivi senza pari». Ha detto Carlos Tavares, il numero uno del nuovo gruppo. «Ci sentiamo forti e fiduciosi e affrontiamo questa sfida con umiltà. Ma abbiamo il supporto dei nostri azionisti, che hanno approvato la fusione con il 99% dei voti a favore». Ha aggiunto il manager portoghese.

Incontro con i sindacati

Debutto finanziario a parte, i motori del gruppo sono già avviati.

I nuovo amministratore delegato già domani ha in programma un incontro con i sindacati italiani. Il primo dalla nascita di Stellantis. «L’incontro fissato dall’amministratore delegato Carlos Tavares con tutta la rappresentanza sindacale, a poche ore dalla nascita di Stellantis, è una decisione importante. Perché valorizza il ruolo delle lavoratrici e dei lavoratori di Fca in Italia. In un momento storico così difficile per gli effetti della pandemia sulla salute e sulla vita sociale ed economica dei lavoratori, sarà fondamentale il confronto delle idee. Per affrontare una transizione già in corso nel mondo della mobilità». Questo hanno dichiarato Francesca Re David, segretaria generale Fiom-Cgil, e Michele De Palma, segretario nazionale Fiom-Cgil.

Elena Comelli

Ultima modifica: 19 Gennaio 2021