Torna a casa smart. La due posti cittadina dal 1998 è un’ icona e un mezzo unico e Roma da subito è stata la capitale mondiale per questo modello.

Un amore eterno, corrisposto, che smart rilancia in piena transizione energetica. La piccola del Gruppo Daimler (Mercedes-Benz) è stata pioniera: dal 1° gennaio 2020 è disponibile solo con motorizzazione elettrica.

Ma le radici green sono ben più profonde. Non tutti sanno che smart nella mente di Nicolas Hayek, mister Swatch, e nei primi piani del “socio” Mercedes era elettrica.

Dalle idee iniziali del 1991, la concept car MCC (Micro Compact Car) sino all’arrivo sul mercato nel 1998 non ci fu abbastanza tempo per sviluppare la tecnologia.

Ora smart EQ completa il suo ritorno al futuro. A batterie, ma resta la formula vincente, 2,70 metri di lunghezza e due posti ospitali, ma a zero emissioni.

Agilissima, sempre la numero uno nel trovare parcheggio. E’ più corta di quasi un metro rispetto a molte citycar. L’ascesa dell’auto elettrica non è travolgente, ma è costante. Da un irrisorio 0,26% del mercato del nuovo nel 2018 è passata a un non trascurabile 3,42% nei primi sei mesi del 2021.

Con Smart EQ nel Belpaese seconda solo a Fiat Nuova 500 tra le piccole elettriche, avendo triplicato le vendite rispetto allo scorso primo semestre. I numeri non sono ancora quelli delle versioni a motore termico di qualche anno fa. Ma tutte le Smart EQ che il Gruppo Daimler destina all’Italia non bastano a soddisfare la domanda.

Disponibile in quattro allestimenti, Pure, Passion Pulse Prime, con numerose serie speciali che ne caratterizzano e differenziano lo stile e la personalità, Smart EQ nella classica fortwo, anche cabrio o nella forfour, tutte con la wallbox compresa nel prezzo.

Il carattere non le manca, con il motore elettrico abbinato alla batteria garantita 8 anni o 100.000 km permette un’accelerazione da 0 a 60 km/h in 4,9 secondi. Una brucia-semafori sulle brevissime distanze.

Da presa domestica si ricarica all’80% in 6 ore, da colonnina a 22 kW si recupera l’80% dell’autonomia (135 km quella dichiarata) in 40 minuti.

L’asso di briscola a Caput Mundi

Abbiamo “conquistato” Roma con una smart EQ fortwo.. Partendo dal Palazzo del Brancaccio e toccando alcuni dei punti più alti della storia e dell’arte mondiale. San Pietro, il teatro di Marcello, l’Altare della Patria, i Fori Imperiali, il Colosseo, le terme di Caracalla, il Circo Massimo.

E anche nelle zone ZTL, dove le elettriche hanno libero accesso, con una tappa in Campidoglio ai Musei Capitolini. In tutto questo splendore smart EQ è stata la compagna ideale. Reattiva, silenziosa, pronta a infilarsi ovunque, facile da portare. Bisogna solo fare attenzione sui sampietrini quando piove.

In ogni modo, nel suo habitat ideale, senza remore per il traffico, letteralmente da dribblare. La prova è cominciata con 111 km di autonomia. Dopo tre ore abbiamo terminato il test con 107 km residui. Il recupero di energia funziona. La due posti elettrica resta l’asso di briscola per il centro città. Una vera alternativa alla micro-mobilità.

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Ultima modifica: 29 Luglio 2021