Dopo il nulla osta delle autorità di Parigi, Renault ha ufficializzato ieri il mega-prestito da 5 miliardi di euro garantiti dallo Stato per far fronte alla crisi dovuta al Coronavirus.

Maubeuge, lo stabilimento Renault

Il marchio tra i più simbolici della potenza industriale francese ed europea – dal prossimo primo luglio Renault verrà guidata da un nuovo amministratore delegato. L’italiano Luca De Meo .

Renault ha annunciato, in particolare, l’attuazione assieme ad un pool di banche di una convenzione di apertura di credito. Appunto per un totale massimo di 5 miliardi di euro garantita per quasi il 100% dallo Stato.

Luca de Meo, prossimo direttore generale e presidente di Renault

Una iniziativa senza precedenti per far fronte alla crisi altrettanto senza precedenti. Dovuta al nemico invisibile che ha scosso l’economia dell’Unione.

Un cammino difficile

Per risanare la grave situazione finanziaria, Renault ha svelato venerdì scorso un drastico piano di tagli di oltre due miliardi di euro su tre anni. Il quale  prevede la ristrutturazione di 6 siti industriali francesi. E la soppressione di 15.000 posti di lavoro a livello mondiale, di cui 4.600 in Francia.

Il ministro dell’Economia, Bruno Le Maire, ha vincolato l’ottenimento della garanzia sul prestito a tutte le necessarie tutele su lavoro e i siti francesi. Nonché un dialogo esemplare con le parti sociali.

Garanzie che il gruppo è stato in grado di fornire secondo Parigi. «Accompagniamo Renault in una delle più gravi crisi della sua storia. Per questo bisogna accettare che ci sia una parte di ristrutturazioni». Così ha commentato la segretaria di Stato all’Economia, Agnès Pannier-Runacher.

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Ultima modifica: 4 Giugno 2020