Il motore di un’auto è un organo meccanico e elettrico complesso che deve funzionare sempre in maniera ottimale. Sono però dietro l’angolo i rischi di avarie.

Sarebbe bello poter pensare a un motore auto che non abbia mai un problema durante tutta la sua vita. Tale affermazione purtroppo non incontra quasi mai la realtà. Rimane vero che molti problemi possono essere evitati mettendo in pratica piccoli accorgimenti e abitudini ‘sane’. E’ pur vero che i guasti possono in ogni caso presentarsi. Andiamo a scoprirne qualcuno.

Motore sbiellato

 

Prima di definire sbiellato un motore vediamo in parole semplici di che elementi si tratta. Le bielle sono in buona sostanza dei bracci metallici che reggono i pistoni, che come si sa lavorano dentro ai cilindri. Tali bracci sono direttamente collegati all’albero a camme e funzionano perfettamente grazie alla presenza di speciali cuscinetti che fanno in sostanza da guarnizione, le bronzine.

Di conseguenza si può affermare che un motore sbiellato lo diventa quando una biella si rompe, il che non è un danno da poco. Causa principale di questa avaria è derivante dalle bronzine. Se queste si allentano o, peggio, si rompono, la biella subirà delle sollecitazioni in maniera anormale e muovendosi in maniera anomala può piegarsi o rompersi.

Questo problema potrebbe essere evitato ponendo attenzione alla presenza di rumori meccanici provenienti dal motore e facendo tempestivamente controllare l’auto. Una delle cause che possono sollecitare la rottura o consumo delle bronzine è tenere il motore ‘fuorigiri’, ossia marcare in maniera eccessiva il suo funzionamento.

Calo di potenza

 

Il terreno qui è abbastanza in salita in quanto si tratta di un’anomalia del motore che può avere numerose sfaccettature.

I cali di potenza in senso generale derivano da un funzionamento non regolare della ‘carburazione‘, nel senso moderno del sistema di alimentazione.

La semplice presenza di sporcizia e detriti nel sistema di alimentazione o negli iniettori può generare un calo drastico del rendimento, che si traduce in maniera netta in un calo di potenza. Mantenere tutto il sistema pulito tramite l’utilizzo regolare di additivi specifici o tramite l’utilizzo di carburanti speciali additivi può essere un ottimo rimedio preventivo. Come anche la pulizia professionale del sistema di iniezione fatta da un professionista.

Nel caso di vetture dotate di turbine, un mal funzionamento elettrico della stessa riduce drasticamente la potenza a disposizione. In tal caso è consigliabile un controllo accurato presso un centro autorizzato, il rischio di danni notevoli è dietro l’angolo.

Un altro motivo che porta a cali di potenza potrebbe essere lo sfasamento dell’alimentazione dovuto alla presenza di eccessiva aria o carburante nella miscela bruciata. Le auto vecchie a carburatore presentavano delle regolazioni meccaniche che potevano risolvere il problema.

In senso moderno responsabili della gestione aria / carburante sono le centraline elettroniche, un buon controllo di queste e la loro eventuale regolazione potrebbe risolvere facilmente il problema.

Temperatura elevata

 

Il sistema di raffreddamento di un’auto agisce in maniera abbastanza semplice. Un elemento importante del gioco è il radiatore che funge da scambiatore di calore.

Nel motore dell’auto sono presenti delle intercapedini, dentro cui circola del liquido specifico, questo liquido sale di temperatura via via che il motore è in funzione e si riscalda. Una valvola speciale dotata di bulbo riconosce una determinata temperatura, di circa 90°, e fa attivate un sistema a ventola. Questa farà passare il liquido caldo dal radiatore e lo raffredderà fino a farlo calare di temperatura. Il liquido raffreddato permetterà al motore di rimanere ad un temperatura di esercizio non pericolosa.

Nelle vecchie auto invece veniva sfruttato un sistema basato sull’aria esterna, che veniva convogliata sopra al motore raffreddandolo. Quando il sistema di raffreddamento presenta qualche anomalia il motore si riscalda in maniera eccessiva e possono subentrare danni notevoli.

La prima conseguenza è a danno della guarnizione della testata che si scioglierà a seguito dell’elevato calore. ma può subentrare il danno grave della fusione del motore.

Le parti meccaniche dell’auto sono soggette a sfregamento tra loro, specie quelle a ingranaggio. la loro salute è mantenuta dall’olio motore che lubrifica tutti i meccanismi. Un eccesso di temperatura porta la conseguenza, in gergo comune, di ‘bruciare’ tutto l’olio che circola nel motore, le parti metalliche inizieranno a stridere fortemente tra loro provocando il fenomeno della fusione e di conseguenza si andrà incontro alla fusione del motore stesso.

Com’è evidente controllare sempre che lo stato dell’olio sia ottimale è un’operazione importantissima, non solo nel senso della sua presenza ma anche della sua qualità. Un’olio troppo scuro e che si rivela poco denso sta svolgendo il proprio lavoro in condizioni non ottimali e va sostituito.

Problemi allo scarico

 

Quante volte ci è capitato di notare che la nostra auto presenta del fumo eccessivo allo scarico? Penso almeno una volta ad ognuno di noi. Le cause possono essere diverse.

Una delle più comuni è quella della presenza di sporcizia e detriti lungo il sistema di alimentazione che, come detto sopra, con mirati accorgimenti può essere mantenuto sempre in perfetta efficienza. Si può ulteriormente consigliare un controllo regolare dello stato del filtro carburante.

Il fumo prodotto dallo scarico della nostra auto si deve in generale presentare quasi incolore, ma può mutare in questo senso. Nel caso in cui si noti la presenza di fumo nero, il diretto responsabile è il sistema di alimentazione o, meglio, il suo stato di pulizia.

Nel caso in cui si noti eccessivo fumo bianco allo scarico le cause sono imputabili alle fasce paraolio dei pistoni che, non funzionando in maniera ottimale, fanno bruciare parti di olio insieme al carburante.

Ma uno scarico si può pure intasare per altri motivi. I moderni sistemi a catalizzatore presenti sulle auto tendono a trasformare parte dei gas di scarico in acqua, la presenza stagnante di tale acqua può provocare la corrosione di parti interne o di filtri che portano come conseguenza anche l’otturazione delle vie di scarico.

Segnale principale che svela la presenza del problema è una sorta di senso di ‘affogamento’ da parte dell’auto, che reagisce malamente agli stimoli. In questi casi è sempre consigliabile un controllo del sistema di scarico presso un centro specializzato.

Ultima modifica: 31 Dicembre 2017