Venerdì 16 giugno sarà presentata la nuova Volkswagen Polo. Un modello molto atteso. Dotata di far a LED, tecnologia di assistenza alla guida e un design completamente aggiornato. La nuova Polo adotta la ormai celebre piattaforma modulare MQB (quella nata con la Golf VII), nella variante “corta“, chiamata A0. I motori saranno i tre cilindri benzina 1.0 TSI turbo, ma anche i TDI. Ma uno dei “pezzi pregiati”, specialmente per il nostro mercato, sarà il mille turbo a metano.

Il 1.0 TGI a gas naturale, come funziona

Il nuovo motore turbo a tre cilindri da 1 litro è stato anticipato al Vienna Motor Symposium. Oltre alla coppia elevata e ai 66 kW/90 CV di potenza massima, è bivalente. Può essere alimentato a benzina o metano. Nella alimentazione a gas naturale, ha emissioni particolarmente contenute, sia in termini di CO2, che di NOx (ossidi di azoto). Il compatto 1.0 TGI è una nuova motorizzazione per i modelli medio-piccoli del Gruppo Volkswagen.

Un fattore delle sue emissioni ridotte è la conversione ottimale del metano in gas di scarico. Al fine di portare rapidamente il catalizzatore alla corretta temperatura di esercizio e di mantenerla, la Volkswagen ha sviluppato un processo lambda frazionato. Durante il riscaldamento e a carichi ridotti, due cilindri sono accesi utilizzando una miscela grassa e uno utilizzando una miscela magra.

La sonda lambda è dotata di riscaldamento elettrico. Grazie a questo, la sonda è in grado di svolgere la propria funzione regolatrice in non più di dieci secondi da una partenza a freddo. Anche se i gas di scarico e il sistema di scarico contengono ancora tracce di condensa.

Un piccolo concentrato di tecnologia ed efficienza. Che dovrebbe garantire costi di esercizio. consumi ed emissioni concorrenziali. Nei confronti delle auto ibride e di quelle elettriche.

Ultima modifica: 15 Giugno 2017