Mercato auto Europa, il 2017 comincia con una crescita a doppia cifra. In gennaio sono state infatti immatricolate 1.170.220 auto con un incremento del 10,2% sul gennaio 2016. Il dato, sottolinea il Centro Studi Promotor, ha una valenza ancora più positiva se si considera che la crescita interessa l’intera Unione con la sola eccezione di due piccoli mercati che, peraltro, accusano cali molto limitati. Si tratta della Slovacchia (-1,2%) e dell’Irlanda (-1,8%).

Ottima, in particolare, la performance dei cinque maggiori mercati che complessivamente considerati valgono il 70,5% delle immatricolazioni. Il Regno Unito, che nel 2016 aveva battuto il suo record assoluto di immatricolazioni stabilito nel 2015, in gennaio è cresciuto ancora, sia pure in misura limitata (+2,9%) dato il livello molto elevato già raggiunto dalle immatricolazioni.

Negli altri quattro grandi mercati invece si registrano crescite comprese fra il 10% e l’11%. Il risultato migliore, in termini di tasso di crescita, è quello della Spagna (+10,7%) in cui continua il recupero iniziato nel 2013. Anche sul mercato francese la crescita continua e dopo l’incremento del 5,1% nel 2016, gennaio cresce del 10,6%. Sostanzialmente analogo a quello della Francia l’andamento della Germania. Dopo un 2016 in crescita del 4,5% in gennaio si registra un +10,5%. L’Italia infine, dopo incrementi di quasi il 16% sia nel 2015 che nel 2016, gennaio mette a segno un +10,1%.

Mercato auto Europa, l’analisi. Secondo Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor, la buona intonazione della domanda in Europa è dovuta essenzialmente a due fattori. Da un lato nei paesi della fascia meridionale della zona euro la pesante contrazione delle vendite nella fase più difficile della crisi economica ha determinato un accumulo di domanda di sostituzione che si sta scaricando gradualmente sul mercato compatibilmente con l’entità della ripresa economica in atto e con il clima di fiducia delle famiglie e delle imprese.

Dall’altro, nei paesi meno colpiti dalle difficoltà economiche (ed in cui quindi le immatricolazioni hanno già superato i livelli ante-crisi) si registra una forte pressione sulla domanda per effetto dalle innovazioni tecnologiche che hanno investito l’automobile negli ultimi anni determinando una rapida obsolescenza delle auto in uso e quindi una forte spinta all’accelerazione delle sostituzioni.

Tornando al mercato dell’intera UE, va segnalato che contrariamente a quello che è già avvenuto nel resto del mondo e nelle economie più dinamiche della stessa Unione, i livelli ante-crisi non sono stati ancora raggiunti. Nel 2016, nonostante l’incremento delle immatricolazioni del 6,8%, il gap sui livelli ante-crisi era infatti ancora del 6%. Il buon inizio di gennaio e l’impatto sulla domanda dei fattori più sopra citati induce, però, a ritenere che l’intera area complessivamente considerata possa superare i livelli ante-crisi nel 2017.

Ultima modifica: 22 Febbraio 2017