Lancia Stratos, nuova vita per un mito degli anni Settanta?

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Lancia Stratos, un mito degli anni Settanta. Di stile e di vittorie nel mondiale rally. Auto bellissima e prestazionale, parente stretta della Dino, prodotta dalla Ferrari, ma con un Marchio autonomo.

I recenti rumors su una fusione di FCA potrebbero far cambiare alcune prospettive. Lancia è un marchio, al momento, condannato da anni di insuccessi commerciali. E da una fama che ormai è confinata solo in Italia. Ma ha un retaggio di innovazioni tecnologiche, stile e vittorie nel Motorsport da far impallidire qualsiasi concorrente.

La settimana scorsa abbiamo ipotizzato un rilancio della superba Delta Integrale. Ma anche la Stratos, secondo l’autorevole magazine Auto, potrebbe rientrare in un ipotetico programma di restaurazione del mito lancista.

Lancia Stratos, di Lorenzo Preti Graphicar
Lancia Stratos, di Lorenzo Preti Graphicar

Lancia Stratos, l’ipotesi di Auto

Riportiamo lo scenario proposto da Auto.it

C’è un altro modello sportivo (oltre alla Delta Integrale, ndr) che ha segnato la storia della Lancia e che potrebbe rivolgersi a un pubblico più ristretto e selezionato. Disposto a spendere cifre superiori ai 100.000 euro per la riedizione moderna di una coupé supersportiva dall’immagine vincente. La Lancia Stratos. Ecco la proposta del nostro designer Lorenzo Preti, che ripropone in chiave moderna gli stessi elementi stilistici che hanno reso famosa la coupé degli anni Settanta a motore posteriore trasversale realizzata da Bertone. Qui non può nascere il dubbio che non si trovino gli acquirenti perché la Lancia non ha una storia internazionale. Molto più probabilmente gli ordini per una vettura bellissima, dal fascino unico arriverebbero da ogni da ogni parte del mondo!

Naturalmente la meccanica della nuova Stratos dovrebbe essere all’altezza dell’immagine di questo modello. A questo proposito si possono valutare tre possibili alternative. La prima, certo quella ideale, è legata al progetto di una piccola Ferrari. Di cui Auto ha parlato nei mesi scorsi come della nuova Dino. Anticipando quelle che potrebbero essere le linee e le caratteristiche tecniche della vettura. La Ferrari ha smentito l’esistenza di qualsiasi progetto in proposito. Ma nel frattempo sono stati visti sulle strade modenesi prototipi derivati dalla 488. Con passo accorciato e motore a sei cilindri. Prova ne sia che qualcosa bolle in pentola.

I motori

Se questo progetto si concretizzerà, è evidente che derivare sulla base della futura possibile Dino anche una ipotetica Lancia Stratos sarebbe la soluzione ideale per ammortizzare i costi di sviluppo di un simile programma. Adottando sulle due sportive lo stesso telaio e il motore 6 cilindri a V da oltre 400 cv prodotto a Maranello per la Maserati. Questo permetterebbe anche di rispettare la tradizione. Anche la Stratos quando fu presentata nei primi Anni Settanta, aveva una parentela con la Ferrari Dino 246 dell’epoca di cui utilizzava lo stesso motore.

In alternativa, se si preferisce mantenere esclusiva la meccanica della Dino, per la Stratos potrebbero essere adottato il 4 cilindri 1750 cm3 da 240 cavalli (opportunamente potenziato fino al limite dei 300 cv) che spinge l’Alfa Romeo 4C. Un propulsore comunque meno prestigioso e potente rispetto a un V6 Ferrari. Oppure si potrebbe utilizzare un telaio di derivazione Ferrari berlinetta accoppiato al motore 6 cilindri.

Ultima modifica: 16 Agosto 2017