Flotte aziendali, un grande business con idee vincenti

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Se un gigante come Europcar continua a crescere, significa che il mercato delle flotte aziendali è davvero un business sempre più ghiotto. Le 800 mila vetture immatricolate in Italia nel 2016, per un giro d’affari da 6,5 miliardi, sono la testimonianza che questo settore dell’automotive sta interpretando al meglio i gusti e le esigenze dei potenziali clienti.

La lunga crisi economica ha lentamente modificato il rapporto fra il consumatore medio e l’automobile. Certo, l’auto di proprietà rimane un must, per qualcuno una necessità di lavoro o uno status symbol. Ma l’idea che il problema della mobilità urbana ed extraurbana si possa risolvere con un’auto noleggiata o condivisa sta prendendo sempre più piede anche tra i privati. Specie tra i possessori di partita Iva, ai quali sono riservate offerte business decisamente invitanti da parte di molte aziende.

La rotta, la nuova tendenza, la segnano proprio le flotte. Cioè le auto aziendali. I grandi gruppi, che necessitano di un robusto parco di vetture, si stanno orientando sempre più verso il noleggio a lungo termine. Basta pagare un canone fisso mensile per avere in dotazione un auto con bollo, assicurazione, tagliandi in regola e controlli meccanici a tempo già prefissati.

In questo modo le aziende non devono spendere altre risorse interne per controllare il parco auto. Ma delegano a una società esterna la cura costante delle vetture date in uso al personale.

Nuove idee di mobilità

Altri fenomeni come quelli del car-sharing e del car-pooling prendono piede specie nelle grandi città e negli aeroporti. Ed è suggestivo scoprire che un grande gruppo come Europcar abbia nel “portafoglio” il cosiddetto “viaggio condiviso”. Chi prenota on line un’auto sul sito Europcar può condividere l’iniziativa su BlaBlacar. Che è il portale che mette in contatto automobilisti con posti liberi a bordo dei loro veicoli. Chi ha noleggiato l’auto in questo modo ha l’opportunità di risparmiare fino al 75% delle spese di viaggio, potendole dividere con gli ospiti.

Nel mondo dell’auto condivisa servono investimenti e idee vincenti. Questa è la strada giusta.

Giuseppe Tassi

Ultima modifica: 30 Giugno 2017