Ferrari 6 cilindri, per la prima volta: il trionfo del downsizing?

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Downsizing è una parola ostica che sta diventando vangelo nel mondo dell’auto. La traduzione testuale è ridimensionamento, ’calo di taglia’ e allude alla progressiva riduzione delle cilindrate dei motori.

Lo scopo è quello di contenere consumi ed emissioni. Per rispondere alle esigenze di risparmio del cliente e alle norme sempre più stringenti in tema di protezione dell’ambiente. Molte case automobilsitiche, a cominciare da Peugeot-Citroen, hanno costruito motori a 3 cilindri da 1000 cc che, grazie agli straordinari rapporti di compressione, offrono il rendimento di propulsori ben più dimensionati.

La funzionalità di questi tre cilindri, collegati a cambi con marce molto elastiche, li rende appetibili sul mercato. Tanto da creare una vera e propria tendenza al downsizing anche da parte di case abituate a cilindrate ben più corpose. E’ il caso della nuova Honda Civic che tra le varie versioni lancia un turbo benzina 1.0 da 129 cavalli.

Ferrari 6 cilindri, si farà?

Il dato stupefacente è proprio la capacità di escursione di questi motori. Che contengono i consumi senza compromettere il livello delle prestazioni. Di «downsinzing» ha parlato perfino Sergio Marchionne all’ultimo Salone di Ginevra. Applicando il termine proprio alla Ferrari. La casa di Maranello ha intenzione di costruire una Rossa a 6 cilindri per rispondere, anche nel segmento delle supercar, alle richieste del mercato e alle normative ambientali.

Tutto questo senza compromettere l’unicità del prodotto Ferrari. E senza dilatare oltre misura il numero delle auto prodotte. Marchionne non pensa di replicare l’esperimento del 1969 con la Dino, nata in collaborazione con la Fiat. Ma a una gamma di modelli con il tipico Dna prestazionale della Ferrari e una cilindrata ridotta.

Se il ’downsizing’ aiuta a democratizzare l’auto, a renderla più accessibile al grande pubblico, anche la tecnologia segue questa tendenza. L’elettronica di sicurezza e gli ausilii per una guida semiautonoma sono sempre più diffusi. Volvo ha esportato su XC60 tutta la tecnologia della XC90, aggiungendo un meccanismo che somma alla frenata automatica la sterzata anti-collisione,

Volkswagen ha adottato per la nuova Golf il comando gestuale per regolare il volume dell’autoradio. E la nuova Suzuki Swift è un concentrato di sicurezza attiva. «Piccolo è bello» non è più solo uno slogan.

Ultima modifica: 1 Maggio 2017