È Toyota il Marchio più apprezzato dai concessionari italiani secondo l’edizione 2020 di DealerSTAT, l’indagine annuale di Quintegia che rileva il grado di soddisfazione dei dealer nel rapporto con le case automobilistiche (29 quelle prese in analisi), presentata oggi in occasione della prima puntata di Automotive Forum Live. Stabile al secondo posto Porsche, mentre Suzuki – campione in carica – passa al terzo, per un podio dominato per 2/3 dalle giapponesi.

A seguire in top 10, Mercedes, Volkswagen, Volvo, Bmw, Mini, Audi e Seat. È la regolarità la forza di Toyota (4 il giudizio complessivo su una scala da 1 a 5), che compare quasi sempre nella top 10 degli indicatori e sul podio per aspetti importanti quali le politiche di garanzia sul prodotto, i servizi finanziari captive e i margini di vendita. Bene anche Porsche (3,95), a brevissima distanza da Toyota grazie alle pole position sui margini e sulla redditività post-vendita e al secondo posto sul supporto per il marketing locale.

Le parole di Alberto Bet, manager di Quintegia

Rispetto allo scorso anno il gradimento dei dealer si dimostra in flessione anche se non così marcata, vista la contingenza, con un grado complessivo di soddisfazione a 3,24. Tra le aree gestionali che registrano un maggior gradimento, quella del management vendite (3,48), ma anche del prodotto (3,45), training (3,38), servizio ricambi (3,30) e servizi finanziari (3,25). In particolare, per quanto riguarda le politiche di garanzia sul prodotto emergono i marchi asiatici (tutti presenti nella top 10 per questa sezione). Restano invece da migliorare storici punti dolenti come le vendite business (2,63), soprattutto in termini di redditività generata, il business dell’usato (2,83) e i margini per i concessionari (2,67) con solo 5 marchi che superano la sufficienza per quanto riguarda la vendita del nuovo, a partire da Porsche, Suzuki e Toyota”.

E attraverso DealerSTAT, Quintegia effettua anche la mappatura dei concessionari e dei riparatori autorizzati del Belpaese, rilevando un progressivo assestamento delle reti negli ultimi 5 anni e quindi un certo equilibrio dei dealer in termini di capillarità. Continua invece la contrazione a livello proprietario con un numero di imprenditori che dai 2.200 del 2010 passano oggi a 990 (-55%).

Ultima modifica: 23 Giugno 2020