Il sole non c’è, ma la ciclovia sì: è stata inaugurata ieri a Bolognina di Crevalcore, sotto il cielo plumbeo di una primavera dispettosa, la Ciclovia del Sole.

Al taglio del nastro, trasmesso in streaming anche sul sito web del Carlino, erano presenti, tra gli altri il sindaco di Bologna Virginio Merola e il presidente della Regione Stefano Bonaccini.

Al taglio del nastro Stefano Bonaccini, Virginio Merola e Davide Cassani Ct della nazionale di ciclismo

Sono 46 chilometri di puro distillato di Emilia, quelli del percorso ciclabile che corre da Mirandola a Sala Bolognese, ricavato da un vecchio tracciato ferroviario Bologna-Verona.

Grazie a questa apertura, il grande itinerario ciclabile europeo Eurovelo 7 Capo Nord – Malta sarà di fatto percorribile da Bolzano a Bologna, mentre sono già in parte realizzate alcune porzioni del tratto Bologna-Firenze.

Otto i Comuni attraversati (Anzola dell’Emilia, Camposanto, Crevalcore, Mirandola, Sala Bolognese, San Felice sul Panaro, San Giovanni in Persiceto e Sant’Agata Bolognese) in un territorio con oltre 100.000 abitanti complessivi.

Le stazioni ferroviarie dismesse e le case cantoniere disseminate lungo l’asse ciclabile diventeranno punti di ristoro, muniti di wi-fi e colonnine di ricarica per le bici elettriche.

Pedalare lungo la via del sole per ricominciare a sperare: è questa la promessa di una terra, l’Emilia-Romagna, che già prima dell’avvento del Covid-19 ha puntato in modo lungimirante sul turismo lento e sull’esperienza in bicicletta.

Un’esperienza che i suoi abitanti – dai bambini agli anziani – conoscono bene: oltre il 10% dei residenti in regione (tra le 450.000 e 470.000 persone) si dichiara ‘frequent biker’, utilizzatore abituale della bici per coprire il tragitto casa-lavoro e i piccoli spostamenti quotidiani.

Le città emiliano-romagnole dominano la classifica italiana di quelle con più piste ciclabili in rapporto alla popolazione residente: in pole position c’è Ferrara, seguita da Reggio Emilia e Modena. Ma si difendono bene anche Piacenza (6°), Parma (7°) e Forlì (8°).

Con i suoi oltre 8.000 km, tra percorsi stradali, piste ciclabili e tracciati sterrati, la regione ben si presta a dischiudere la sua bellezza a chi intende scoprirla pedalando.

Da qui il boom del cicloturismo, che nel 2020 ha fatto registrare – malgrado le restrizioni dovute alla pandemia – 350.000 presenze (circa il 6% di quelle complessive).

Ha attraversato in anteprima il nuovo tratto della Ciclovia del Sole il commissario tecnico delle nazionali di ciclismo Davide Cassani, che è anche presidente dell’Agenzia di promozione turistica regionale.

«È un percorso davvero bello», ha commentato emozionato. «Ma ancora più bello è incontrare, sulle nostre piste ciclabili, sempre più cicloamatori e tante famiglie con bambini. Il successo delle e-bike dimostra che non occorre essere atleti per innamorarsi di questo mezzo: da Piacenza a Rimini, dalle montagne del Parco regionale del Frignano al lungomare di Cattolica, gli itinerari sono svariati e adatti a tutti».

Maddalena de Franchis

Ultima modifica: 14 Aprile 2021