La difficile congiuntura economica, acuita dalla rapida diffusione del Coronavirus, colpisce duro il mercato automobilistico italiano che a febbraio, secondo i dati forniti dal ministero dei Trasporti, ha registrato 162.793 immatricolazioni, pari a -8,8% rispetto a febbraio 2019 (178.493 unità). Si tratta di un dato negativo che segue il -5,76% di gennaio. Un flop notevole.

Il calo delle vendite

Dato negativo anche per l’usato, con 336.634 trasferimenti di proprietà pari a -7,28% sullo stesso mese del 2019. Anche in questo caso il dato segue quello altrettanto negativo di gennaio (-10,33%).

A febbraio 2020 il volume globale delle vendite (499.427 autovetture) ha dunque interessato per il 32,60% auto nuove e per il 67,40% auto usate. A livello di brand, molti i cali a doppia cifra. Con -61% di Jaguar, -44% di Land Rover, -40% di Jeep, -27% di Opel e -25% di Volvo.

Fra i marchi in crescita spicca invece il +4,40% del market leader Fiat che immatricola 27.801 unità con una quota di mercato salita dal 14,92% del 2019 al 17,08% di febbraio 2020. Crescono in doppia cifra (+23,4 e +10,9%) Skoda e Seat. Ma nel gruppo crescono anche Volkswagen (16.172 unità e +1,23%) e Audi (5.840 immatricolazioni e 2,78%).

Il pessimismo di Anfia

Paolo Scudieri, presidente di Anfia, l’Associazione nazionale filiera industria automobilistica, sottolinea le difficoltà dei concessionari si attende, a causa della crisi del Coronavirus, «un ulteriore calo del mercato. Come fa presagire anche il peggiorato clima di fiducia dei consumatori»

Ultima modifica: 4 Marzo 2020