Alfetta è un nome che evoca la storia e il mito di Alfa Romeo. La vincitrice del mondiale di F1 nel 1951 con Fangio, la 159, era chiamata appunto Alfetta. Al grande pubblico è nota come la berlina che da metà degli anni Settanta ha rappresentato un riferimento nella sua categoria.

Alfa Romeo Alfetta Quadrifoglio, render di Thorsten-Krisch

Alfetta genera emozioni. Da tempo si vocifera di un’ammiraglia per Alfa Romeo. Ma una segmento E, come BMW Serie 5 o Audi A6, non è ancora stata “nominata” da Sergio Marchionne.

Alfa Romeo Tipo 159 Alfetta, campione F1 nel 1951 con Fangio

Tra poco più di tre settimane, il 1° Giugno a Balocco in occasione dell’Investor Day di FCA, il sipario potrebbe aprirsi.. Il grande SUV e soprattutto il Crossover Alfa Romeo (la nuova Giulietta) sono i modelli più attesi.

Alfa Romeo Alfetta Quadrifoglio, render di Thorsten-Krisch

I tempi per una grande berlina Alfa Romeo potrebbero essere più lunghi. Vero che il mercato USA, considerato strategico, è più ricettivo dell’Italia per questa categoria.

Di certo la piattaforma rimarrà la Giorgio, quella di Stelvio e Giulia. Che permette l’adozione di trazione posteriore e integrale. E garantisce ottime qualità di comfort e guida sportiva.

Alfa Romeo Alfetta 1.6-1.8-2.0 (1975-1981)

I motori saranno l’evoluzione di quelli attuali. Ovvero il 2.0 turbo benzina (ora 200/280 cavalli). Il 2.2 turbo Diesel (adesso 150/180/210 cv). Il 2.9 V6 turbo benzina di origine Ferrari per l’eventuale Quadrifoglio (510 cv).

Alfetta, Cuore Sportivo con spinta ibrida

L’evoluzione del powertrain ibrido sarà fondamentale. La tecnologia ERS sarà implementata con 2 litri benzina, portandolo a 350/400 cavalli. E il V6 potrebbe arrivare a 650 cv per una ammiraglia-monstre.

Alfa Romeo Alfetta Quadrifoglio, render di Thorsten-Krisch

Ultima modifica: 9 Maggio 2018