È stato presentato nei giorni scorsi il rapporto “Sustainable Mobility 2023”. Un documento che traccia un’analisi completa riguardo la mobilità urbana nelle quattordici città metropolitane italiane: Bari, Bologna, Cagliari, Catania, Firenze, Genova, Messina, Milano, Napoli, Palermo, Reggio Calabria, Roma, Torino e Venezia. Per svolgere l’indagine è stato preso un campione di cittadini italiani con diverse fasce d’età, istruzione e posizioni sul tema della sostenibilità.
«Il digitale può avere un ruolo di primo piano nell’evoluzione, sostenibile, del settore della mobilità e dei trasporti – afferma Stefano Epifani, Presidente della Fondazione per la Sostenibilità Digitale -. Una parte significativa del cambiamento passerà però dalle scelte dei cittadini, ed è per questo motivo che conoscere i loro punti di vista in merito è un obiettivo di fondamentale importanza anche e soprattutto per le nostre Istituzioni. La mobilità urbana sostenibile è un obiettivo ambizioso, ma il digitale rappresenta una risorsa fondamentale per raggiungerlo. La transizione verso una mobilità più sostenibile richiederà un impegno congiunto di Istituzioni, aziende e cittadini. È essenziale, infatti, garantire che tutti possano beneficiare appieno delle opportunità offerte dalle tecnologie digitali per migliorare la qualità della vita nelle città italiane e per far fronte agli impegni presi dal nostro Paese in Europa».
Sustainable Mobility 2023, cosa dice la ricerca
Secondo la ricerca l’81% degli intervistati ritiene le tecnologie digitali indispensabili per migliorare la mobilità urbana. Al contrario il 19% non pensa che abbia un ruolo importante in questo settore. Una fetta, quest’ultima, distribuita tra varie fasce d’età, genere e titolo di studio. Alta (77%) anche la percentuale degli intervistati secondo cui l’intelligenza artificiale può avere un impatto positivo. In compenso il 30% ha risposto all’indagine affermando che le tecnologie digitali non miglioreranno l’esperienza degli utenti. In buona parte chi ha fornito questa risposta fa parte della fetta di cittadini meno attenti ai temi della sostenibilità. Al contrario, chi si dice vicino a tali aspetti ha una maggiore convinzione del fatto che la tecnologia digitale porterà benefici.
Nel rapporto si sviluppa anche la tematica delle auto elettriche o ibride. Secondo il 71% degli intervistati avranno un impatto positivo sull’ambiente. Le risposte variano molto a seconda della vicinanza alle questioni ambientali. Inoltre il 43% del campione non si dichiara disposto a spendere di più per acquistare un’auto ecologica e il 20% non giudica come positivo per i consumi energetici strumenti come car sharing o bike sharing (il che significa però che l’80% ne ha un’impressione positiva). Quest’ultimo dato è fortemente influenzato dall’età degli intervistati: il 96% dei ragazzi tra i 16 e i 17 anni crede infatti nella condivisione dei mezzi di trasporto.
Sustainable Mobility 2023, come vengono usate le app sulla mobilità
Chi sceglie di affidarsi alla tecnologia digitale per la mobilità utilizza con una certa frequenza le app di navigazione satellitare (65%) ma molto meno quelle per acquistare i biglietti dell’autobus o per monitorare l’impatto ambientale. Solo il 20%, anche tra gli utenti più “sostenibili”, si affida alle app di car e bike sharing e solo il 5% decide di affidarsi a questi strumenti in maniera continuativa. In questo caso ci sono nette differenze a seconda dell’età. Il 31% della fascia 18-24 anni le usa, ma se si sale ai 55-64 anni d’età la percentuale scende drasticamente fino al 12%.
Ultima modifica: 26 Settembre 2023