Secondo lo studio “Previsioni di domanda energetica e petrolifera italiana 2017-2030”, curato dall’Ufficio Rilevazioni e Analisi dell’Unione Petrolifera, l’Italia imparerà a ridurre gli sprechi e a utilizzare meglio le fonti di energia. Nel 2030, quindi, consumerà l’energia equivalente a 159,6 milioni di tonnellate di petrolio, ovvero la stessa quantità di energia che gli italiani consumavano nel 1988. L’istituto considera dentro questo dato tutte le forme di energia, ovvero elettricità, gas, petrolio, carbone e gas.

Le auto giocheranno un ruolo determinante in questo risparmio, con un incremento importante delle vetture a metano e a gpl, così come delle ibride. Le elettriche non saranno confinate semplicemente a un pubblico di appassionati, come succede adesso, ma risulteranno già una valida alternativa rispetto alle auto a carburazione tradizionale, anche in termini di costo.

Secondo lo studio, nel 2030 circoleranno sulle strade italiane 33,7 milioni di vetture, ovvero non ci sarà un incremento consistente rispetto a oggi. Il quale invece si verificherà nel periodo che va dal 2018 al 2022, quando in Italia circoleranno 34,2 milioni di auto. Ci sarà un incremento sostanziale nei prossimi anni soprattutto delle vetture a gasolio, che però sono destinate a diminuire nella seconda parte del periodo in esame. Il picco sarà del 45%, ma il volume di auto a gasolio nel 2030 sarà “solamente” del 38%.

Le vetture con alimentazione gpl e metano consolideranno la loro presenza, mentre per le ibride è prevista una notevole diffusione che le farà passare dai 106 mila pezzi del 2016 a oltre 3 milioni di veicoli nel 2030. Grandi cambiamenti anche per le auto elettriche, con le auto a batteria che passeranno dalle 5 mila unità del 2017 alle 300 mila circa del 2030. Le auto plug-in, invece, saranno circa 400 mila. Una crescita importante, che farà cadere il numero di esemplari a benzina. Passerà, infatti, dalle attuali 16 milioni a circa 13 milioni, con evidenti benefici sul piano dei consumi.

Ultima modifica: 24 Maggio 2017