Monopattini elettrici, leggi e regole di buon senso per un corretto utilizzo

Uno dei mezzi di trasporto divenuti ormai di uso comune, particolarmente nelle grandi città, è il monopattino elettrico. Da qualche anno a questa parte le aziende hanno cominciato a investire nelle società di sharing inserendosi in un mercato in grande espansione, favorito dalla volontà della politica nazionale e internazionale di avanzare nel processo di transizione energetica. Non sono però mancate le polemiche, particolarmente in virtù dell’utilizzo che alcuni utenti fanno del monopattino. Come per le auto o gli scooter, che pure sono molto più ingrombranti, uno dei problemi è dato non solo dalle alte velocità che alcuni utilizzatori tengono durante il tragitto, ma anche da come vengono parcheggiati una volta arrivati a destinazione. La fretta, semplicemente l’incuranza o la mancanza di senso civico, spesso portano a vedere mezzi abbandonati in mezzo alla carreggiata, distesi a terra sui marciapiede, talvolta con un intralcio alla circolazione.

Monopattini elettrici, cosa dice la legge del 2021

Esistono però dei regolamenti nazionali riguardanti la sosta dei monopattini elettrici. Dal 2021 la legge numero 156 prevede che sussistano delle aree specifiche e pongono il divieto di parcheggio sul marciapiede se non nei punti specificamente individuati dai Comuni che hanno aperto ai monopattini. Tutte le aziende che offrono il servizio di sharing sono obbligate a richiedere agli utenti la foto al termine del noleggio proprio per segnalare la posizione in cui è stato lasciato il mezzo. Le multe per chi non lascia correttamente in sosta il monopattino variano dai 41 ai 168 euro.

Monopattini elettrici, come parcheggiare il mezzo di trasporto

Anche per i monopattini elettrici valgono poi le altre regole che accomunano cicli, motocicli e automobili, in generale tutti i mezzi di trasporto presenti nel Codice della strada. È ovviamente vietato, nonché contrario alle leggi del buon senso, abbandonare i monopattini nei parcheggi riservati a veicoli differenti. Significa negare la possibilità di lasciare in sosta il veicolo ad altre persone che passano per la stessa zona. Ancora peggiore è il comportamento di chi lascia il monopattino sulle rampe dedicate ai disabili e ai parcheggi sempre per i portatori di handicap. E ancora davanti a un passo carrabile o in prossimità delle entrate di locali e negozi.

Tutti i monopattini, per restare in equilibrio, sono dotati di un cavalletto che va obbligatoriamente azionato prima di concludere l’operazione di viaggio. Una volta inserito permette al mezzo di rimanere in equilibrio, a meno che l’area di sosta non preveda già un appoggio, cosa che non sempre avviene. Come detto, infatti, ci sono città in cui è permessa la possibilità di lasciare il monopattino sui marciapiede, qualora non creino problemi alla viabilità.

Monopattini in sharing, mercato in crescitaMonopattini elettrici, la scelta di Parigi

Ci sono però realtà in cui le sole regole stabilite dalle amministrazioni non sono state finora sufficienti per avere dei riscontri. L’esempio più importante è certamente Parigi, in cui un referendum popolare (semplicemente consultivo e che quindi non aveva una quota minima di quorum) ha stabilito che a partire dal primo giorno di settembre 2023 i monopattini a noleggio non saranno più disponibili nelle strade della Ville Lumière. Il governo della capitale sembra orientato a seguire il consiglio della cittadinanza. Un passo indietro, in termini di sostenibilità, rispetto a un mezzo di trasporto il cui ampio utilizzo può ridurre sensibilmente (studi alla mano) le concentrazioni di sostanze inquinanti nonché le emissioni di anidride carbonica.

Ultima modifica: 2 Maggio 2023