La fibra di carbonio può immagazzinare energia nel telaio di un veicolo

Auto elettriche senza batterie, alimentate dall’energia immagazzinata nei telai in fibra di carbonio. È questo il possibile scenario aperto da uno studio condotto alla Chalmers University of Technology di Goteborg, in Svezia. All’ateneo svedese hanno dimostrato come le fibre di carbonio siano in grado, in sostanza, di funzionare come gli elettrodi delle batterie tradizionali.

Fibra di carbonio come batteria - Chalmers University of Technology
Fibra di carbonio come batteria (Foto: Chalmers University of Technology)

I ricercatori hanno studiato svariati tipi di fibre di carbonio presenti in commercio, scoprendo che alcune di queste hanno delle microstrutture di cristalli dalle buone proprietà elettrochimiche, capaci di funzionare come elettrodi in batterie agli ioni di litio. In particolare, si sono accorti che le fibre composte da cristalli più piccoli e poco orientati, nonostante siano meno rigidi, permettono una buona conduzione dell’energia elettrica. Al contrario, le microstrutture con cristalli più grandi e fortemente orientati hanno sì grandi livelli di rigidità, ma sono al contempo poco adatti al passaggio della corrente elettrica.

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La sfida, dunque, è di trovare il giusto compromesso fra rigidità e capacità di conduzione. Risolto il dilemma, si potrebbero aprire scenari interessanti per il mondo dell’automobilismo elettrico e anche per quello dell’aviazione a zero emissioni. In un prossimo futuro si potrebbero avere aerei o automobili elettrici alimentati dal loro stesso telaio in fibra di carbonio. Il che significa un notevole risparmio di peso e, quindi, una maggiore autonomia energetica.

Leif Asp, professore della Chalmers University of Technology e membro del team di ricerca, sostiene che “un corpo vettura non sarebbe quindi semplicemente un elemento portante, ma fungerà anche da batteria. Sarà anche possibile utilizzare la fibra di carbonio per altri scopi, come la raccolta di energia cinetica, la realizzazione di sensori e conduttori di energia e dati: se tutte queste funzioni fossero parte di un’auto o di un velivolo, potrebbero contribuire a una riduzione del peso del 50%”.

Ultima modifica: 18 Ottobre 2018