La febbre elettrica accende la Città Eterna. La Formula E, il campionato delle monoposto a batteria, è un evento speciale per Roma. Battezzata da Papa Francesco nei giorni scorsi, trentamila biglietti bruciati, saranno presenti Luigi di Maio e Matteo Salvini, nonché il sindaco Virginia Raggi.

Va in scena a duecento all’ora una visione del futuro. Le auto elettriche in Italia sono pochissime, qualche decina di migliaia su 38 milioni di vetture circolanti, ma sono percepite come novità imminente e rivoluzionaria.

Nell’Urbe l’occasione di vederle all’opera nella loro forma più evoluta. Quella da corsa. L’ePrix, così si chiama la sfida a zero emissioni (e anche sound, questo manca ai bolidi virtuosi) inizierà alle 16.00, su un circuito speciale all’Eur. Lungo 2,8 chilometri, da ripetere 33 volte: circa un’ora di gara, compresa la pausa per la sostituzione delle auto (e relative batterie). Un duello che a ogni tornata proporrà ventuno curve, con la partenza davanti l’Obelisco dedicato a Guglielmo Marconi e l’arrivo finale i fronte al Palazzo dei Congressi, dove ci sono anche i box.

Le monoposto della Formula E non sono ancora performanti come le sorelle maggiori a powetrain ibrido, dove il V6 turbo benzina fa la differenza, della F1. Ma dovranno affrontare due sezioni rapide del circuito e soprattutto curve strette, pieghe a novanta gradi. Tutto per lo spettacolo, in un contesto diverso. Formula E non considera gli autodromi, ma solo i circuiti cittadini, per un contatto sempre prossimo col pubblico e un habitat naturale per le auto elettriche di tutti i giorni. A Roma ci sarà anche l’ex campione di F1, Nico Rosberg, che farà un giro sulla Gen2, la più potente monoposto che esordirà nella prossima stagione.

La Capitale è anche la città dei sampietrini, ma il problema è stato ovviato con un tappeto. O quasi, Formula E Operation ha asfaltato temporaneamente alcuni tratti dell’area di fronte al Palazzo dei Congressi. Le gettate basano su un letto di sabbia. Quando saranno rimosse non avranno alcun impatto sui sampietrini che entro il 22 aprile torneranno come prima.

Prove libere, qualifiche, super pole e gara verranno trasmette in diretta tv su Italia 1 e Italia 2. Si svolgeranno tutte in giornata, a partire dalle 8, per finire con la premiazione, in programma poco dopo le 17.

A Roma la kermesse di richiamo mondiale, per lo scenario particolare, è una conferma che i grandi de motori sono pronti al grande salto. Dal 2018-19 entrerà anche BMW, mentre Nissan prenderà lo slot della Renault. Saranno seguite l’anno successivo anche da Mercedes e Porsche, i cui powertrain sono stati omologati da FIA. Si aggiungeranno a un gruppo già importante, che comprende Audi, DS, Jaguar, Mahindra, NIO, Penske, Venturi.

I contendenti

In testa alla classifica, che segue lo standard FIA per l’assegnazione dei punteggi c’è Vergne (con il team cinese Techeetah che utilizza tecnologia Renault), già visto in F1 con Toro Rosso e collaudatore Ferrari con 109 punti. Seguito da Rosenqvist (79) e Bird (76). Ma al campionato prendono parte vecchie conoscenze come il figlio d’arte Nelsinho Piquet. Molto agguerrito anche l’Audi Sport ABT Schaeffler con il campione uscente Lucas di Grassi e Daniel Abt. E c’è anche il Team del mitico Andretti, supportato da BMW. Il tifo sarà per l’italiano Luca Filippi, alfiere della cinese Nio. Un evento speciale, che ha creato grandi aspettative. Corrisposte, perché quasi certamente l’anno prossimo si farà il bis.

Ultima modifica: 14 Aprile 2018