Sono ben note le controverse posizioni di Donald Trump riguardo ai temi ambientali. L’uscita degli Stati Uniti dagli accordi di Parigi ne rappresenta il massimo, e per molti catastrofico, esempio. La storia va avanti: è di qualche giorno fa la notizia dell’intenzione da parte del presidente statunitense di rimettere mano agli standard sulle emissioni delle auto per il periodo 2022-2025. L’obiettivo è di ripristinare i limiti (molto più lassi) precedenti a quelli approvati da Barack Obama. Un’iniziativa che però non sembra andar giù a diversi stati americani.
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LETTERA APERTA
Il procuratore generale dello Stato di New York, assieme ai colleghi di altri 12 stati, fra cui Oregon, Washington, Massachusetts, Iowa, Pennsylvania e Rhode Island, ha infatti firmato una lettera aperta all’EPA (Environmental Protection Agency). Lo scopo è quello di bloccare l’idea di Trump. E l’azione di protesta sembra agguerrita. Nel testo si legge infatti: “Alla luce dei vantaggi che gli attuali standard potranno fornire per la salute pubblica e per l’ambiente, se l’EPA agirà per indebolirli o ritardarli, intendiamo utilizzare con vigore rimedi giuridici appropriati per bloccare tali azioni”.
La partita è aperta e non promette niente di buono. Si conosce da un lato l’ostinazione di Trump e, dall’altro, gli ovvi giovamenti che ne trarrebbero le case automobilistiche, diciamo così, più tradizionali.
Ultima modifica: 13 Giugno 2017