E’ stata registrata una perdita del 18,8% di immatricolazioni
{{IMG_SX}}Sara’ a causa dei due giorni lavorativi in meno rispetto ad un anno fa, o del confronto penalizzante con un marzo 2007 che, per vendite di auto, ha registrato ”il secondo miglior risultato assoluto per il terzo mese dell’anno” o, in generale, dipendera’ da una dinamica indebolita della domanda, sta di fatto che a marzo, gli eco-incentivi statali non sono riusciti ad impedire un tonfo del 18,8% del mercato italiano dell’auto, con immatricolazioni scese a 212.326 unita’. Anche il gruppo Fiat ha seguito il trend negativo, segnando un calo del 20,6% a 65.594 unita’.
Per il secondo mese consecutivo, quindi, le immatricolazioni del Lingotto hanno subito una flessione superiore a quella generale del mercato, anche se nel trimestre il calo e’ risultato piu’ contenuto (-11,74% a 206.626 nuove immatricolazioni). Scende anche la quota di mercato di Fiat Group Automobiles, attestatasi a marzo al 30,9%, in flessione sia rispetto al 31,6% di un anno fa, sia rispetto al 31,06% di febbraio. Le vendite del brand Fiat invece sono scese a marzo del 16,4% a 52.397 unita’. Va giu’ del 45,9% anche l’Alfa Romeo (a 4.445 unita’) e del 25,5% la Lancia (a 8.752 unita’), entrambe con quote in flessione a marzo (dal 3,14% al 2,09% l’ Alfa Romeo e dal 4,49% al 4,12% la Lancia).
Il Centro Studi Promotor evidenzia l’effetto di freno nella domanda determinato dall’imminenza delle elezioni politiche e indica in un ”minor volume stimabile nell’8 – 9%” il risultato dei giorni lavorativi in meno di marzo. Ottimista l’Anfia che prevede un miglioramento del mercato ”nei prossimi mesi, ad elezioni avvenute e contestualmente ad un ritorno dei prezzi del petrolio su livelli piu’ accettabili”. Quasi tutte in flessione a marzo le vendite dei costruttori esteri, con l’eccezione di Bmw (+0,64%), Mini (+60%), Nissan (+51%) e Smart (+138,4%). In flessione dell’11% invece Mercedes.
Nel settore dell’usato i passaggi di proprieta’ hanno registrato nel mese 437.836 unita’, con una variazione di -6,08% rispetto a marzo 2007, quando furono registrati 466.203 trasferimenti di proprieta’. Tra i costruttori esteri il primato delle vendite a marzo in Italia spetta ancora una volta alla Ford (16.355 immatricolazioni), comunque in discesa del 31,01% rispetto al pari periodo 2007. In seconda posizione ancora la Opel con 14.743 unita’ e un
trend su base annua ugualmente in discesa (-22,80%), e al terzo sempre la Volkswagen con 13.648 unita’ (17,15%). Risale al quarto posto la Renault, dal settimo del mese scorso, con 10.610 unita’ (-12,76%). Dal quarto scende al quinto la Citroen con 10.400 unita’ (-25,60%), ormai quasi raggiunta dalla Toyota-Lexus, sesta a 10.378 unita (-30,06%). Scende dal sesto al settimo posto la Peugeot, con 9.018 unita’ (-24,45%).
Tra le tedesche di lusso in rialzo, peraltro leggero, solo la Bmw (+0,64% a 8.081 unita’), mentre Audi (-6,95% a 5.745 unita’), e soprattutto Mercedes (-11,19% a 7.109 unita’) accusano un calo. Ribassi generalizzati per le asiatiche. Si distingue ancora una volta la Nissan (+51,05% a 5.409 unita’) oltre alla Daihatsu,
marchio Toyota (+10,80% a 1.498 unita’). E ancora una volta, come in febbraio, progressi notevoli anche per la Smart (+138,44% a 3.064 unita’) e Mini (+60,36% a 2.120 unita’).
Ultima modifica: 16 Novembre 2017