Al lancio della Linea, Marchionne fa il punto della situazione

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Dall’inviato Piero Campani

Istanbul- Sergio Marchionne nel lanciare la Linea, vettura per i mercati mondiali, lancia anche il gruppo Fiat in un contesto finanziario piu’ ampio, slegato dalle problematiche dell’auto.

D. Wall Strett ha messo il dubbio sulla benzina che puo’ avere Marchionne nel serbatoio?
“Non entro nella polemica, dico soltanto che il nostro e’ un gruppo (basta guardare Iveco e Cnh) che ha molte cose nel serbatoio per lo sviluppo di quesi settori che rendono molto in fatto di margini operativi”.
D. L’importanza di questa nuova vettura tre volumi che in alcune nazioni (leggi Italia) non presenta ampi mercati?
“Dopo la Grande Punto questo per noi e’ un modello che ha grande importanza. Viene attualmente costruita in Turchia (gia’ in vendita da oggi) e successivamente in quei mercati dove c’e’ ampio mercato, vale a dire Russia, India, Brasile e Cina”.
D. Eppure In Cina in questo momento, a parte Iveco, e’ rottura con la Nanjing.
“E’ vero. Non siamo riusciti a trovare l’accordo anche perche’ in questo caso i responsabili della casa cinese sono stati abbagliati da proposte di una concorrenza che credo non portera’ a niente. Ho dedicato tre anni della mia passione, tre anni buttati al vento, ma noi sono sicuro che entro poco tempo troveremo il partner ideale anche per costruire in Cina”.
D.La Linea (prezzo da 12.000 a 18.000 euro) si puo’ definire una low cost?
“Certamente no. E’ una vettura tre volumi, bella a vedere e piena di tecnologia, che lanceremo in mercati europei come la Germania, Portogallo, Ungheria, Polonia, Grecia, Slovacchia, e successivamente, ma l’ultima parola spetta a De Meo anche in Francia e in Italia. Per quanto riguarda una vettura Low cost, l’abbiamo in pancia, ma ancora non diciamo niente”.
La vettura low cost sara’ costruita da Fiat o da un partner?
“Da Fiat. E vi garantisco che ricalchera’ il concetto della nostra piu’ recente produzione, con un tema molto preciso. Una vettura low cost non deve essere necessariamente brutta”.
D. Qualche riferimento?
“No (sorride). Dico che dobbiamo proseguire anche nella vettura low cost sulla strada che abbiamo intrapreso: bellezza, sicurezza, economicita’ di esercizio, ecologia, a prezzi contenuti. Comunque entro un’anno la vedrete”.
D.Le concorrenti della Linea?
“Nel mondo sicuramente Toyota Corolla, Volkswagen Jetta, Seat Cordoba e soprattutto Renault Megane”.
D.Lei aveva parlato di nuovi accordi entro giugno?
“Ci sara’ uno slittamento, ma arrivera’ in porto quello che stiamo programmando”.
D. Nell’auto e nei commerciali?
“A questa domanda non rispondo anche perche’ e’ necessario, oggi, acquisire nuovi mercati in espansione e per farlo e’ necessario trovare i partner giusti nel posto giusto e al momento giusto. Ecco perche’ preferisco stare abbottonato.
Solo per il settore auto Fiat oggi ha un ampio panorama di collaborazione piu’ o meno intenso a cominciare dalla Turchia con la Tofas (Linea e attuale Doblo’), con la Tata in India,Severstal in Russia,Zastava in Serbia, Pdif in Iran, Kong in Vietnam.
D.A che punto e’ l’eventuale emissione del Bond?
“E’ tutto fermo, comunque stiamo attenti a valutare la situazione momento per momento. Se si creeranno le condizioni saremo pronti ad entrare nel Mercato. Il successo di una azienda come la nostra dipende dalla velocita’ nel modificare i programmi”.
D.Fiat, Lancia, Alfa. Quale marchio la preoccupa?
“Sicuramente Alfa. Nel lancio della Spider e della Brera forse abbiamo sbagliato qualcosa. Stiamo correndo ai ripari ma credo che Alfa potra’ tornare ai vertici quando lanceremo la ‘piccola’ (concorrente della Mini), la nuova 147 e forse l’ammiraglia. Abbiamo lavorato, in Inghilterra per riposizionare il marchio che e’ stato abusato nel passato. Lancia sta andando benissimo se considerate che il mese di marzo 2007 e’ stato il migliore di sempre. Di Fiat parlano i dati”.
D.La prossima sfida?
“Sicuramente la 500 a Luglio. Si stanno gia’ accendendo i riflettori su questa vettura e credo che sara’ un successo mondiale. Vedrete una vettura che ha un appeal deciso”.
E per quanto riguarda le alleanze?
“Visto che siamo in Turchia, a novembre arrivera’ il piccolo cargo che costruiremo qui con Peugoet-Citroen. Sara’ un modello giovane dedicato al trasporto promiscuo, persone e cose. Sull’esempio del Doblo’ ma di un segmento inferiore”.

Ultima modifica: 16 Novembre 2017