Il presidente della Toyota Watanabe
Si apre sullo sfondo della riconquista della leadership delle vendite mondiali da parte di General Motors la 40/ma edizione del Tokyo Motor Show che aprira’ i battenti mercoledi’ alla stampa internazionale ed al pubblico da sabato prossimo all’11 novembre. Con i suoi 520 veicoli in mostra di cui 71 in anteprima mondiale e 97 in passerella nazionale, la rassegna motoristica nipponica quest’anno piu’ che mai si pone un obiettivo prioritario: imprimere una sferzata di energia alla debole domanda interna che ha condannato il mercato dell’auto giapponese ad un ‘rosso’ che perdura ininterrottamente da 27 mesi e che lo ha portato nei primi nove mesi dell’anno ad un ribasso del 9,6% (a 2,6 milioni di unita’).
Di questa debolezza del mercato domestico risente anche Toyota che da inizio anno ha ceduto nelle vendite interne l’8,9% (a 1,2 milioni di unita’ circa) e globalmente nei nove mesi e’ tornata ad occupare il secondo posto nella classifica mondiale delle vendite dopo General Motors, annullando nel terzo trimestre il vantaggio che, alla fine di marzo, l’aveva portata allo storico sorpasso della rivale di Detroit da 70 anni in testa alla classifica.
Da allora Gm non si e’ mai data per vinta, ha combattuto strenuamente per riconquistare la leadership e infatti con 7,06 milioni di unita’ vendute nel mondo nei primi nove mesi del 2007 ha superato la rivale giapponese, che ha venduto nello stesso periodo 7,05 milioni di unita’. Il ribaltamento della situazione a favore di GM pero’, non e’ ritenuto dagli analisti permanente e Toyota e’ stimata nuovamente in testa a fine anno.
Comunque, anche se e’ la debolezza del mercato americano, primo estero per Toyota, la principale causa del ribaltone subito dalla casa giapponese (che nel terzo trimestre ha registrato costantemente una riduzione delle proprie consegne in Usa), il recupero delle vendite domestiche diventa ora per il gigante nipponico sempre piu’ importante.
Per anni il Giappone ha avuto il tasso di natalita’ piu’ basso del mondo e dal 2005 la popolazione in Giappone ha iniziato a scendere, se il trend persiste secondo le previsioni governative potrebbe scendere di un terzo entro 50 anni, arrivando cioe’ a meno di 90 milioni di abitanti. Questa situazione ha spinto anni fa le case automobilistiche nipponiche ad espandersi sui mercati esteri per cercare altri sbocchi.
Questo ha portato il Giappone a diventare il secondo mercato mondiale dell’auto dopo gli Usa ed il terzo dopo la Cina per i veicoli, ma anche questa classifica potrebbe saltare se i giovani giapponesi, sempre piu’ attratti dai marchi esteri, continueranno a disertare le auto dei costruttori nipponici.
E proprio all’insegna della riconquista dei propri connazionali si apre quest’anno il Salone di Tokyo che, per esempio, per la prima volta dal 1997 fara’ sfilare in passerella automobili, motociclette e veicoli commerciali insieme ed organizzera’ una serie di eventi di richiamo per tutta la famiglia, con diversi test di vetture rivolti ai giovani ma anche ai bambini utilizzando modellini di giocattolo.
Ultima modifica: 16 Novembre 2017