Il “nuovo motore”
Tecnicamente, l’elemento determinante e’ il comando a fasatura variabile e indipendente della distribuzione, sia lato aspirazione che lato scarico, il “Dual VVT-i” (doppio Variable Valve Timing- intelligent).
E’ bene considerare che tutto il progetto motoristico e’ valido in termini, ad esempio, di dimensionamento e pesi ridotti sicche’ non si nota la mancanza dei contralberi di equilibratura, assenti su tutta la produzione Yaris: questa della TS, le altre a benzina (1 e 1,3 litri) e il Diesel 1,4 litri “D-4D”.
L’aspetto estetico e la sicurezza Tra i “valori estetici” proposti dalla TS si distinguono il piccolo spoiler a prolungamento del tetto, le evidenti minigonne, le ruote importanti. Dietro le luci a led, davanti le prese d’aria ricavate nell’ampio paraurti in resina del colore della carrozzeria.
Dentro gli strumenti indicatori analogici sono sotto una palpebra centrale; ben definite le aree di comando per il confort, la radio, le luci ecc.; volante e cambio sono ben impugnabili perche’ rivestiti in pelle. Le maniglie al tetto ripiegano automaticamente ben ammortizzate. Il volante e’ regolabile assialmente e in altezza; la pedaliera e’ ben spaziata e collassabile in caso d’urto.
I dispositivi progettuali per la sicurezza passiva prevedono, tra l’altro air bag per i ginocchi e fanno classificare la TS nel pur affollato gruppo delle “5 stelle” di valutazione EURO NCAP, che evidentemente non tiene conto, forse perche’ si tratta di sicurezza attiva, dell’assenza di illuminazione diretta o indiretta delle portiere aperte.
La guida tra sport e confort (poco) Alla guida, la combinazione di sospensioni ripensate per un utilizzo sportivo (Mac Pherson davanti e traversa torcente dietro), insieme a pneumatici larghi a basso “aspect ratio” (serie “45”, cioe’ alti meno della meta’ della larghezza) da un lato valorizzano la stabilita’ e la tenuta ma dall’altro penalizzano il confort. La guida, assistita da un “servo”elettrico, e’ soddisfacente e piuttosto diretta; la frenata (quattro dischi di diametro considerevole) e’ ben modulabile e potente.
I consumi medi rilevati con la strumentazione di bordo per una guida veloce (gommatura Yokohama) riportano valori appena superiori ai 9 litri per 100 km ma e’ evidente che volendolo, e senza scendere parecchio di velocita’ media, si puo’ fare molto meglio in economia. Ci vuole l’automatica.
La Yaris TS propone un “pacchetto” di scelte di base poco modificabile. Per ora rimane esclusa, ad esempio, la trasmissione automatica: assenza che puo’ essere letta in chiave sportiva (il cambio manuale a 6 marce ha una buona manovrabilita’) ma che sicuramente non esalta la modernita’ del prodotto, meritevole di una trasmissione addirittura sequenziale. Soprattutto ora che le vendite in Italia delle”automatiche” hanno percentuali a due cifre e che Toyota lo prevede su altre due Yaris.
Se la TS e’ la “top” di gamma deve avere tutto e di piu’ delle sorelle. Meno grave l’assenza di un moderno sistema di navigazione perche’ se ne trovano di adattabili sul mercato. Molto opportuna la disponibilita’ della “5 porte” per un modello che vanta 5 posti effettivi con un bagagliaio sufficiente grazie in particolare alle ridotte dimensioni delle sospensioni posteriori.
Carlo Sidoli

Ultima modifica: 16 Novembre 2017