Ottobre: immatricolazioni a +15,8%

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Forte segnale positivo dal mercato europeo dell’auto

{{IMG_SX}}Forte segnale positivo dal mercato europeo dell’auto. In ottobre le immatricolazioni nei Paesi dell’Europa Occidentale (UE15+EFTA) sono aumentate del 15,8%. Questa crescita e’ sicuramente dovuta agli incentivi statali alla domanda, ma potrebbe cominciare ad avvertirsi anche l’effetto del miglioramento della congiuntura economica verificatosi nel terzo trimestre dell’anno in diversi Paesi dell’area. Particolarmente significativo e’, nei dati di ottobre, il fatto che in tutti i cinque maggiori mercati dell’Europa Occidentale si registrano crescite a due cifre. Il risultato migliore e’ quello del Regno Unito (+31,6%), seguito dalla Spagna (+26,4%), dalla Germania (+24,1%), dalla Francia (+20,3%) e dall’Italia (+15,7%). Da segnalare che il mercato tedesco continua a crescere nonostante la fine degli incentivi statali. In Germania vi e’ infatti un portafoglio ordini inevaso che dovrebbe sostenere la domanda fino a dicembre.

 

Considerando il consuntivo a fine ottobre, in Europa Occidentale si registrano 11.510.125 immatricolazioni con un calo del 3%. A questo dato non particolarmente negativo si e’ giunti dopo risultati fortemente negativi nella prima parte dell’anno che sono via via migliorati con l’andata a regime degli incentivi statali. E’ assai probabile che in novembre e dicembre il mercato riesca a colmare interamente il divario rispetto al 2008 chiudendo l’anno con un volume di immatricolazioni assai vicino a 13.500.000 unita’. Anche per quanto riguarda l’andamento dei principali gruppi particolarmente evidente e’ l’influenza degli incentivi che hanno premiato soprattutto i produttori in grado di offrire vetture a basso impatto sull’ambiente. Nel consuntivo a fine ottobre il migliore risultato e’ stato ottenuto da Fiat, che e’ l’unico gruppo in crescita (+3,7%). Seguono, con risultati migliori della media, il gruppo Volkswagen (-0,7%), il gruppo Ford (-1,6%) e il gruppo Renault (-2,7%). Le prospettive per il 2010 potrebbero essere positivamente influenzate dall’eventuale consolidarsi della ripresa dell’economia, ma l’apporto di un fattore di questo tipo, tutt’altro che certo, non appare sicuramente in grado di mantenere il mercato sui livelli del 2009 senza la prosecuzione dei programmi di incentivazione varati dai maggiori Paesi.

 

Andamento decisamente opposto rispetto a quello dell’Europa Occidentale sta avendo il mercato dei Paesi nuovi membri dell’Unione Europea, che in ottobre hanno fatto registrare 62.444 immatricolazioni con un calo del 36,9%, mentre il consuntivo dei primi dieci mesi chiude per quest’area con una contrazione del 29,6%. Questi risultati fortemente negativi dipendono da diversi fattori. Innanzitutto la crisi economica e’ particolarmente sentita. In secondo luogo la politica di sostegno della domanda di autovetture ha interessato soltanto alcuni mercati dell’area e in terzo luogo il processo di motorizzazione di massa nei Paesi nuovi membri dell’Unione Europea sta avvenendo, oltre che con l’immatricolazione di vetture nuove, anche con l’importazione dalla UE a 15 di autovetture usate. Il ricorso all’usato (comprese le “chilometri zero”) aumenta nei momenti di difficolta’ economica, deprimendo ovviamente le immatricolazioni di auto nuove, come sta appunto avvenendo nel 2009.

Ultima modifica: 16 Novembre 2017