L’Europa fa tre passi avanti Fiat brinda al salone di Francoforte

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Dal Salone dell’auto di Francoforte segnali di ripresa per il mercato europeo. “Il panico e’ finito”, ha detto il presidente Fiat e Ferrari, Luca Cordero di Montezemolo

{{IMG_SX}}Dal Salone dell’auto di Francoforte segnali di ripresa per il mercato europeo. “Il panico e’ finito”, ha detto il presidente Fiat e Ferrari, Luca Cordero di Montezemolo. Con la produzione italiana che si e’ presentata in grande stile. Per i risultati che hanno visto ancora la Fiat in prima linea, per il lancio di modelli come la Ferrari 458 o la Maserati GranTurismo cabrio. Secondo i dati diffusi ieri dall’Acea, dopo quattordici mesi consecutivi in calo, le immatricolazioni in Europa hanno fatto registrare una crescita del 2,4% in giugno, del 2,8% in luglio e del 3% in agosto. Grazie a questi risultati favorevoli il calo delle immatricolazioni, che nel consuntivo a fine maggio era del 13,9%, si riduce nel bilancio dei primi otto mesi all’8,1% con la prospettiva di un ulteriore miglioramento negli ultimi quattro mesi. E Fiat Group Automobiles continua a raccogliere soddisfazioni: a luglio in Europa occidentale, con 112.373 vetture vendute, cresce del 12,8%, piu’ del doppio del mercato, raggiungendo una quota del 9,2% (+0,6 punti percentuali). Ad agosto, Fiat aumenta le vendite dell’11,1% (57.500 immatricolazioni), con exploit nel Regno Unito (+82,5%) e in Germania (+56,7%), oltre al +10,7% in Italia, e salendo al 7,5% di quota (+0,3 punti percentuali sul pari mese 2008).
 

A Francoforte il Lingotto per la prima volta si e’ presentato con un stand in comune con Chrysler anche se ancora non e’ stato stabilito quali saranno i modelli di punta su cui puntare. Su una cosa puntano le due case: sul fatto che oggi Fiat si presenta con i motori piu’ ecologici e allo stesso tempo piu’ potenti. La nuova Punto Evo rivista sia esteticamente che internamente monta l’innovativo motore MultiAir che unisce economicita’, potenza e rispetto dell’ambiente. A sancire questa superiorita’ ecologica e’ arrivato il presidente di Fiat e Ferrari, Luca Montezemolo che prima di illustare le caratteristiche della Ferrari 458 ha fatto un giro per gli stand complimentandosi per gli allestimenti dei tre brand principali del gruppo e soffermandosi sulla 695 l’Abarth Tributo Ferrari rossa. Presentando assieme a Michael Schumacher la vettura a due posti 458 Italia, 570 cv ed emissioni di co2 ridotte a 307 gr/km, Montezemolo ha indicato che “con questa vettura abbiamo voluto dare un segnale forte”. Il presidente della Ferrari ha aggiunto che la 458 Italia “e’ molto importante perche’ per la prima volta nella nostra storia presentiamo nel giro di un anno due vetture (l’altra e’ la California, ndr) che sono la perfetta dimostrazione come fare una Ferrari diversa per ferraristi diversi”. Per quanto riguarda il futuro con Chrysler Montezemolo ha ricordato che “e’ ancora presto per dirlo. Mi sembra gia’ un primo passo importante vedere in maniera cosi’ chiara e evidente la compattezza di un unico gruppo testimoniato qui a Francoforte da un unico padiglione”.
 

 

“Per quanto riguarda le vendite Ferrari chiudera’ bene anche il 2009 avendo un calo dell’8% rispetto al primo semestre 2008, comunque il migliore di sempre nella nostra storia della Ferrari, quindi siamo in linea con il 2007, quando non c’era la crisi”. Per il gruppo Fiat e’ arrivata a Francoforte la riconferma della leadership come brand con le emissioni piu’ basse di CO2 tra i 25 principali costruttori europei. Lorenzo Sistino, amministratore delegato di Fiat Automobiles, ha precisato con soddisfazione che la societa’ di ricerca Jato Dynamics ha certificato un valore medio per la gamma Fiat di 129 gr/km nella prima meta’ di quest’anno. Un passo che va verso la direzione auspicata dal presidente Usa Obama, che ieri ha annuciato un piano per ridurre le emissioni inquinanti di auto e camion. Il piano dovrebbe partire dal 2012 e prevede l’entrata in vigore di limiti di emessioni di gas serra entro il 2016, con l’obiettivo di ridurre l’inquinamento dovuto ai gas di scarico – considerati responsabili di un quarto della produzione di gas serra da parte degli Stati Uniti – del 21% entro il 2030. Una misura che equivarrebbe a togliere dalla circolazione 42 milioni di auto.

Ultima modifica: 16 Novembre 2017