Dopo la decisione della Corte Suprema Americana, presa nella nottata di ieri, di bloccare almeno temporaneamente la cessione di Chrysler a Fiat, il Lingotto allontana possibili dubbi quanto a un fallimento dell’operazione

{{IMG_SX}}Dopo la decisione della Corte Suprema Americana, presa nella nottata di ieri, di bloccare almeno temporaneamente la cessione di Chrysler a Fiat, il Lingotto allontana possibili dubbi quanto a un fallimento dell’operazione. In un’intervista a ‘Bloomberg’ l’a.D. Sergio Marchionne afferma infatti: <<non ce ne andremo, mai>> rispondendo alla domanda se Fiat abbia intenzione di ritirare la propria offerta in caso di un rinvio della procedura oltre il 15 giugno (la scadenza fissata dal contratto per l’ufficializzazione del deal).
“Bisogna avere pazienza e lasciar lavorare la giustizia”, ha aggiunto Marchionne, commentando la decisione del
giudice Ruth Bader Ginsberg di accettare il ricorso dei tre fondi pensione dell’Indiana, che sostengono che l’accordo viola le leggi sul fallimento e che il governo usa non ha il diritto di usare i fondi destinati alla finanza per aiutare l’industria dell’auto. La giudice Ginsberg ha affermato che la vendita di Chrysler a Fiat <<e’ congelata in attesa di altre disposizioni della corte. Il problema e’ che secondo il ‘Wall Street Journal’ potrebbero essere necessari >>settimane o mesi<< perche’ i magistrati Usa prendano una decisione.

Ultima modifica: 16 Novembre 2017