Intervista a Massimo Mazza, responsabile Divisione Volkswagen Italia

1641 0
1641 0

Massimo Mazza dal 2002 e’ il responsabile della Divisione Volkswagen della filiale italiana. Nato a Bologna il 4 ottobre 1953 e’ sposato con due figlie. Dopo aver conseguito il diploma di maturita’  scientifica, ha iniziato la facolta’ di ingegneria meccanica. Nel 1980 Mazza entra come impiegato civile alla Nato con l’incarico dell’elaborazione e la gestione di briefing e conferenze tenute da parte di alti Ufficiali delle forze Nato in Europa. Nel 1981 entra in Autogerma (attuale Volkswagen Group Italia) prima come ispettore commerciale per Volkswagen e Audi, poi come responsabile vendite e responsabile marketing operativo di Volkswagen e Audi. Nel 1994 diventa responsabile vendite e sviluppo rete Audi, nel 1999 passa come responsabile alla Seat

{{IMG_SX}}Questa edizione della Golf non sembra, al primo impatto, cosi’ nuova dal punto di vista stilistico?
“Questa e’ la migliore di tutti i tempi. Dal punto di vista del design e’ molto difficile perfezionare un’icona come la Golf. Il team guidato da Walter de’ Silva, responsabile del design del gruppo Volkswagen, ha saputo conferire alla nuova Golf una nitida presenza estetica e una personalita’ stilistica ancora piu’ avvincente”.
Come pensa di spiegare agli italiani che questa, gia’ dal primo contatto, e’ una vettura completamente nuova?
“La Golf VI e’ una vettura che va provata, bisogna salirci sopra per capire il lavoro che e’ stato effettuato. Sono sicuro che se un cliente sale sulla nuova Golf per un test, poi non scendera’ piu’. Tutte le superfici della carrozzeria hanno un aspetto piu’ teso, piu’ atletico. Nel frontale si fa notare la nuova linea orizzontale della calandra tra i proiettori, ripresa formalmente dalla Golf della prima generazione; la calandra stessa e’ di colore nero lucido. Il linguaggio stilistico del paraurti corrisponde con quello della calandra. Anche la parte posteriore della vettura e’ caratterizzata da linee orizzontali. I gruppi ottici posteriori sono molto larghi e si distinguono per l’inconfondibile impronta luminosa”.
Linee essenziali e pulite che recuperano piu’ i tratti della IV che della V. Ma sotto la pelle cosa e’ cambiato?
“Tutto. La nuova Golf offre un livello di qualita’ mai raggiunto prima nella categoria di riferimento, offrendo un contenuto di valore e definendo un livello di qualita’ e comfort che in gran parte e’ totalmente nuovo nel segmento. I motori e i cambi frutto della tecnologia piu’ avanzata permettono di ridurre i valori di consumo fino al 28%. Tutti i motori benzina e diesel sono gia’ in linea con i parametri oggi noti della futura norma Euro 5”.
Golf VI arriva in un momento di crisi mondiale con un prezzo quasi uguale a quello della versione precedente. Come e’ possibile questo? Avete deciso di ridurre il profitto?
“Noi siamo convinti di essere riusciti a fare un prodotto di qualita’, completo di tutti i dispositivi di sicurezza con prezzi veramente concorrenziali. E’ stato possibile perche’ con l’aumento della produzione mondiale i vari dispositivi come Abs, Esp, etc costano meno. Per mantenere in Italia il prezzo contenuto abbiamo fatto scelte come quella di preferire i vetri posteriori a comando manuale anziche’ elettrico. E cosi’ via”.
Qual e’ il cliente tipico della nuova Golf VI?
“Torniamo alla precedente domanda sulla crisi mondiale. Con questa Golf pensiamo che, considerando che tutti stanno riducendo la grandezza e la cilindrata delle vetture, si possa aprire un nuovo mercato. Con Golf VI siamo abbastanza sicuri di poter offrire un prodotto a clienti di categorie superiori all’attuale Golf”.
Vettura del segmento C con le caratteristiche di una del segmento D. Ma come siete riusciti a superare un eventuale gap tecnologico?
“Abbiamo dotato la Golf VI di molte tecnologie di vertice, come i sistemi Acc (controllo automatico della distanza di sicurezza), Dcc (regolazione adattiva dell’assetto) e Park Assist. Per assicurare il massimo livello di sicurezza, la nuova Golf e’ dotata di serie di un nuovo sistema Esp piu’ preciso nella risposta, di migliorate caratteristiche di comportamento in caso d’incidente, di sette airbag (incluso l’airbag per le ginocchia), di speciali appoggiatesta (Woks) per evitare i colpi di frusta, del divano posteriore completo di sensori per verificare se le cinture sono allacciate, (questo e’ un vero debutto sulla Golf n.d.r.), nonche’ delle luci diurne”.
Cosa e’ stato fatto per gli interni, che non hanno mai raggiunto lo stesso livello delle qualita’ meccaniche e del design?
“La nuova Golf si caratterizza per un progetto nuovo. La scelta e la qualita’ dei materiali e dei dettagli, come le finiture in cromo satinato o il disegno dei volanti e gli strumenti circolari con grafica ripresa dalla Passat CC, danno l’impressione di trovarsi a bordo di una vettura del segmento superiore. Anche la qualita’ ergonomica dell’abitacolo si presenta nettamente perfezionata. Ne e’ un esempio la maggiore facilita’ d’uso di tutti gli elementi di comando”.
Nella realizzazione della Golf VI sono state adottate tecnologie nuove per garantire il miglior confort dei passeggeri?
“Per la rumorosita’ credo che siamo ai massimi livelli di abbattimento. E’ stata introdotta una particolare pellicola isolante nel parabrezza, e’ stato adottato un innovativo sistema di insonorizzazione delle porte e delle guide dei cristalli laterali. Nuovi i supporti del motore. E’ stato ottenuto un migliore isolamento acustico tra il vano motore e l’abitacolo. Inoltre la nuova forma dei retrovisori esterni produce meno rumorosita’ aerodinamica”.

Ultima modifica: 16 Novembre 2017