Annullato anche il Salone di Ginevra 2021. L’auto in piena crisi

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Una doppietta al contrario, annullato anche il Salone di Ginevra 2021. Dopo il forfait all’ultimo secondo, o quasi, delle scorsa primavera, stavolta la decisione è arrivata con quasi nove masi di anticipo. Una mazzata molto pesante.

La Fondazione organizzatrice del GIMS (Ginevra International Motor Show) ha comunicato ufficialmente la seconda cancellazione. La causa principale è sempre la stessa, la pandemia. O perlomeno lo strascico, per certi versi drammatico, che ha avuto sul comparto auto europeo e il mercato.

La scelta di questo doloroso bis è arrivata come conseguenza dell’assenza non annunciata, ma probabilissima di molte Case auto all’edizione del 2021. In un sondaggio hanno dichiarato l’intenzione che le possibilitĂ  di non partecipare il prossimo anno erano alte.

Senza partecipazioni dei colossi delle quattro ruote, presi dalla crisi di vendite e dalla incerta (checché ne dicano i Governi europei) transizione energetica, almeno per quanto riguarda l’auto, il Salone di Ginevra è saltato.

Salone di Ginevra, anteprima Ferrari

Oltre alla situazione dei Marchi, va considerato l’affanno della Fondazione del GIMS, che ha perso 11 milioni di franchi svizzeri dalla mancata edizione del 2020 e non ha accettato il prestito di 16,8 milioni di franchi da parte del Cantone di Ginevra, considerandolo troppo vincolante nelle sue clausole.

Due anni senza Ginevra, il Salone di riferimento per l’Europa, sono uno smacco pesante per l’auto alle nostre latitudini. E una minaccia per il futuro. 

La Fondazione vende i diritti organizzativi alla societĂ  che detiene gli spazi espositivi

La Fondazione ha deciso di trattare la vendita dei diritti organizzativi del GIMS a Palexpo SA, la societĂ  che detiene i padiglioni dove si è svolto l’evento. L’impatto economico del Salone è stimato in 200 milioni di franchi per anno sul Cantone di Ginevra. Oggi è in programma alle 14.30 la conferenza stampa per spiegare i dettagli di questa decisione dolorosa. Che purtroppo era nell’aria.

Ultima modifica: 30 Giugno 2020