Da Fellini a Verdone, fino a Diabolik, le auto d’epoca che arrivano dai film

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Improvvisamente spunta Fellini, o meglio la sua Mercedes 300 Sel cabrio nera lucente tagata Roma 362742, comprata il 22 agosto del 1959. Il grande regista riminese in quel momento stava girando «La dolce vita» e guidava di conseguenza. Molte foto degli anni ’60 appese attorno alla vettura ritraggono Federico con Sophia Loren al fianco. La macchina non è in vendita. Appartiene ad un collezionista italiano (segreto) che ogni tanto la espone per le masse. Spunta anche l’Alfasud rossa con gli interni ricoperti di tosatura di pecora, replica del modello dell’emigrante muto nel film «Bianco, rosso e Verdone» che torna dalla Germania per votare in Italia. Venendo derubato di tutto. Ma anche il furgone Alfa Romeo F2 col quale Bud Spencer e Terence Hill girarono dei film in Africa usandolo per andare a caccia. Chi lo vuole, può comprarlo a 80mila euro.

Stelle della Dolce Vita

C’era aria di cinema e di dolce vita (compresa la Jaguar Xk 140 del 1956 di Anita Ekberg) nei padiglioni della fiera di Padova che negli ultimi quattro giorni della scorsa settimana ha ospitato la 35° edizione della Mostra di Auto e Moto d’epoca. Più di 5000 vetture degli anni ’30, ’40, ’50, ’60 e ’70, ’80 e ’90 attendevano compratori. C’erano Porsche 911 e 356 come bruscolini. Forse esiste una fabbrica da qualche parte del mondo che le riproduce.

E nessuno appariva preoccupato per le limitazioni al traffico nelle città per le auto euro 0. Non lo erano certo gli acquirenti che affollavano (in sala e in collegamento) l’asta di Bonhams dove è stata aggiudicata una Ferrari 250 gt serie II coupé del 1960 a 508.197 euro, una Citroën DS 21 Décapotable del 1961 a 126.500 euro, una Jaguar E-Type Serie 1 Flat Floor (l’auto di Diabolik per capirci) da 3,8 litri Roadster passata di mano ad un offerente europeo al telefono per 212.750 euro. Ma anche un’Alfa Romeo 2000 spider del 1960 ha raggiunto i 103.500 euro e l’Alfa Romeo Giulietta spider del 1957 è stata venduta a 75.900 euro. Ed è andata bene per chi l’ha acquistata all’asta. Negli stand costava di più. Per la stessa vettura, i prezzi variavano da 60mila a 170mila euro. Che equivale a dire: nel Far West c’erano più regole.

Girando per gli 11 padiglioni, scopri la voglia della gente (più di 120.000 visitatori, il 50 per cento stranieri) di accarezzare prima l’emozione di vedere un’auto del passato come nuova (su tutte l’Alfa Romeo Duetto) e poi di scoprirne il costo. Che a Padova è sempre per cuori forti. Una Fiat 500 la si vendeva a 10mila euro, una 1100 tv oltre 40mila, una Due Cavalli sui 15mila. In compenso una berlina Rolls Royce anni ’70 si attesta sui 13mila. Strano a dirsi, ma il proletariato al potere da queste parti ha ancora qualche chance di vittoria.

Roberto Damiani

Ultima modifica: 2 Novembre 2018

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