Moto scrambler: quanto costano i modelli e gli accessori

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Uno degli esempi di mescola ben riuscita, le moto scrambler posseggono particolari caratteristiche che le rendono uniche nel loro genere.

Moto Scrambler

 

La loro nascita si deve agli Usa grazie a una concetto di base all’apparenza semplice: moto facili da guidare dalla vocazione stradale e prive di carenatura a cui vengono applicate soluzioni (oltre che estetiche) che permettono un utilizzo su strade sterrate. Nascono dalla necessità di dover affrontare tratti non asfaltati per raggiungere i collegamenti stradali tradizionali.

Esigenze pratiche a parte le scrambler diventano però presto icona di moto con un’identità propria e che dettano i canoni della moda negli anni ’60 e ’70. Le case costruttrici italiane all’inizio degli anni ’70 vedono lo spiragli di produrre e vendere in maniera massiccia questi modelli oltreoceano; il risultato è stato la creazioni di un segmento di mercato in patria che portò ad un boom di vendite incredibile. Dopo un periodo di buio all’ombra di maxiscooter e supersportive, oggi le scrambler stanno rivivendo un nuovo periodo di gloria, grazie al gusto per il vintage che imperversa in ogni settore della vita di ogni giorno.

Il concetto di base rimane lo stesso: moto facili e stradali che incarnano soluzioni da moto fuoristrada, innanzitutto rapporti corti e pneumatici tassellati. Tipico di questa tipologia di moto è la loro vocazione a essere facilmente oggetto di personalizzazioni estetiche e prestazionali. Una casa italiana che forse più di tutte oggi punta su queste moto è Ducati ri – propone il suo storico modello Scrambler (la cui prime edizione è datata 1971), in numerose versioni, segno che vuole puntare a farlo diventare uno dei punto fermi del listino di oggi.

Motore 1100, rapporti corti e pneumatici tassellati (ma non troppo) per questa moto che rimanda a colpo d’occhio a quaranta anni fa. Viene proposta davvero in tutte le salse e le mise estetiche sono perfettamente in stile. Dal modello semplice e funzionale alla cafè racer dal tipico imprinting sportivo, alla desert sled che appare come una mini enduro in pieno stile. Concepita come moto cittadina e sbarazzina vende molto bene.

Triumph propone la versione di scrambler in pieno stile. Moto dal carattere molto tranquillo, 865 i cc e 58 i CV di potenza per una velocità che arriva a 163 km/h. Il cambio a cinque rapporti molto fluidi completa il quadro di una moto fin troppo facile da guidare che i neofiti apprezzeranno. Nonostante la genetica fuoristradistica, proprio sullo sterrato pecca abbastanza, possiede delle sospensioni non regolabili e troppo morbide, diciamo che tutto sommato, estetica a parte, la sua destinazione d’uso è la strada asfaltata percorsa a velocità contenute. Rispetto a Ducati restringe il campo a un modello solo, segno che la casa inglese non punta su questa moto come perno del listino.

La Hanway propone un modelllo scrambler a listino molto essenziale e facilissimo, si tratta di una 125 cc. dal prezzo molto basso adatta ai giovanissimi o a chi è alla ricerca di questa tipologia di moto ma vuole qualcosa di veramente facile da condurre. Tipico cambio a 5 velocità che funziona bene e potenza nei limiti dell’uso cittadino in senso stretto. Sorprendono le sospensioni, perfette per assorbire le buche senza problemi. Accattivante l’estetica dove la fa da padrona il parafango anteriore alto in stile enduro.

La tedesca BMW sulla scia della fortunata serie R – Nine, contempla a listino una sua versione scrambler molto interessante e adatta al mercato europeo. L’estetica retrò nasconde un motore di tutto rispetto da 1.170 cc. e 110 CV di potenza, che gli permettono un utilizzo ad ampio raggio, anche per gite fuori porta, in sostanza si tratta di una moto stradale travestita da scarmbler puro. La comodità in autostrada è penalizzata, ma così è in ogni caso per questa tipologia di moto poco protettive. Soluzioni tecniche importanti fanno di questa moto un piccolo gioiello di casa che però poca fortuna ha riscontrato se si guardano attentamente i numeri, gli esemplari immatricolati in Italia devono cedere il posto ai modelli italiani di cui sopra.

Moto scrambler prezzo

 

Ragioniamo ora su quelli che sono i prezzi per portarsi in garage un modello scrambler in commercio. In casa Ducati troviamo come detto sopra, il modello scrambler proposto in numerose versioni e finiture. Si parte dal modello 400 cc. proposto a 7.790,00 euro, meglio il modello Icon con qualche cavallo in più (47) che costa 8.790,00 euro.

Top di gamma è la 1.100 Sport con 86 CV che costa 14.990,00 euro. Ma se il gisto sta nel mezzo i modelli 803 cc. sono quelli che rivelano i più interessanti e dotati di una dotenza di tutto rispetto, 73 CV. Qui c’è davvero l’imbarazzo della scelta: dalla Cafè Racer in pieno stile competizione anni ’60 che ha un prezzo di 11.190,00 euro, alla Desert Sled dal pieno imprinting da fuoristrada a 11.190,00 euro come costo, alla Mach 2.0, molto particolare come estetica e proposta a 10.290,00 euro.

La piccola 125 cc. scarmbler di Hangway si propone come modello simil – bicicletta dal prezzo più basso di una bici da corsa di medio livello: dalla casa vengono richiesti 2.390,00 euro per entrarne in possesso. Limitata al solo verde opaco la scelta del colore. La visione scrambler di BMW propone a 14.000,00 euro una moto che permette un utilizzo abbastanza comodo sia in città che fuori porta. Ampia anche la scelta di optional, ovviamente tutti a pagamento.

Accessori moto scrambler

 

L’essenzialità della tipologia di moto prevede mirate soluzioni come accessori o eventuali modifiche. Un accessorio su tutti, talvolta già possibile acquistare in sede di consegna, è il kit di scarico modificato dalla casa. Può raggiungere prezzi abbastanza elevati, ad esempio quello per il modello Triumph venduto come kit ufficiale supera le 1.300,00 euro di costo escluso il montaggio. I modelli basilari Ducati, specie le 400, presentano dei manubri abbastanza alti in pieno stile anni ’70, un accessorio molto gettonato in questi casi è un modello più basso che permetta una posizione più aggressiva di guida.

I prezzi sono molto variabili vista l’ampia offerta di materiali e finiture. Sul mercato sono presenti poi una serie infinita di accessori per personalizzare la propria moto che vanno dai semplici adesivi, ai kit copricoppa, ai supporti portapacchi, fino ad apparecchiature che permettono di trasformare il cambio in un modello elettronico.

Ultima modifica: 12 Dicembre 2017