Cinque tipologie di donna al volante: una guida semiseria

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Ogni donna, proprio come gli uomini, si approccia alla guida in maniera diversa. C’è chi è attenta, chi è nervosa, chi si sente a suo agio e chi meno. Basta con i soliti stereotipi sulle donne al volante! Le donne sanno guidare e anche bene. Ecco una carrellata di profili divertenti: qual è il vostro?

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LA PRECISA
Prima di partire deve avere tutto sotto controllo: pneumatici gonfi? Pieno di benzina fatto? Chi ha aggiunto l’olio l’ultima volta? E il liquido dei tergicristalli? La donna precisa non si fa mai sorprendere da imprevisti, parcheggia alla perfezione, viaggia sempre entro i limiti e non sa cosa sia una multa. Non distoglie mai lo sguardo dalla strada, i suoi occhi sono fissi di fronte a lei. Non parla al telefono e nemmeno con chi viaggia con lei.

L’ANSIOSA
Ogni volta che deve salire in auto va nel panico. Non sopporta il traffico, le persone che suonano il clacson, gli impazienti e chi le taglia la strada. Le sudano le mani appena le appoggia al volante, necessariamente alle 10 e 10, senza mai staccarle, parcheggiare per lei è più difficile di eseguire un’equazione di quarto grado, è terrorizzata dagli stop, perché implicano una ripartenza, e dalle rotonde. Preferisce di gran lunga i mezzi pubblici.

L’ARROGANTE
Crede che la strada sia sua e, peggio di un pirata della strada, insulta e suona a tutti gli sfortunati che le capitano a tiro. Non le importa se si tratta di giovani, anziani, donne o uomini: il suo pensiero è “se sono impediti che restino a casa anziché intralciare la strada, io ho fretta!”

LA MULTITASKING
Tipico esemplare del genere femminile, è in grado di fare mille cose contemporaneamente. Mentre è alla guida parla al telefono, naturalmente con l’auricolare o in vivavoce, cercando di organizzare il lavoro, la babysitter e la cena per tutta la famiglia o di smaltire delle chiamate di lavoro. Se si ferma si mette il mascara guardandosi nello specchietto retrovisore. Nella sua auto non mancano mai scarpe di ricambio, in caso di una serata dell’ultimo momento, la borsa della palestra e il passeggino dei figli.

LA CANTANTE
È convinta di essersi reincarnata in Céline Dion e sfrutta i momenti in auto come se fosse su un palcoscenico. Una bottiglietta d’acqua in mano come microfono, non si risparmia in mosse e balletti e non si preoccupa minimamente degli altri automobilisti, tanto che grida a squarciagola anche se è in coda. Il suoi must have? La playlist con i brani dell’ultimo periodo.

Ultima modifica: 19 Maggio 2017